6 ARRESTI. “Ne parliamo al bar”. E parte la spedizione punitiva. Tenuto fermo al bancone mentre da dietro lo colpiscono con mazze e taser
14 Gennaio 2025 - 11:31
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LUSCIANO – Un’aggressione violenta, ancora ignota nella sua motivazione, avvenuta al bar Agorà di via Costanzo lo scorso 6 luglio. Da qui parte la vicenda che ieri, lunedì ha portato all’arresto di sei persone, ovvero Gaetano Della Volpe, 22enne, nipote del boss Raffaele, Giovanni Profita, 38enne, Roberto Marino, 25enne, Giorgio Pisciotta, 38enne, Emanuele Zuppa, 36enne, e Anouar Suifil.
Secondo le informazioni emerse dalle indagini, la vittima si era recata al bar dopo un appuntamento telefonico con Della Volpe. Poco dopo l’arrivo della vittima, infatti, è giunto il nipote del boss, recatosi al bar Agorà in un furgone bianco guidato da Marino.
Sceso da solo, è entrato insieme alla vittima nel locale. I due si sono avvicinati al bancone, dove si trovava anche Giovanni Profita, colui che ad Aversa aveva avuto la discussione con l’uomo malmenato, giunto nel bar in bicicletta.
Nel frattempo, un secondo furgone bianco ha fatto il suo ingresso nelle vicinanze. A quanto emerge dalle telecamere di videosorveglianza, Marino, che era rimasto all’esterno del bar, ha avvicinato il veicolo, da cui sono scesi Pisciotta, Uppa e Suifil, con quest’ultimo che avrebbe utilizzato il taser.
I tre, accompagnati da Marino, sono entrati nel locale e, alla loro vista, Profita e Della Volpe hanno bloccato la vittima, permettendo agli altri di aggredirla brutalmente, così come è stato raccontato nella denuncia alla polizia.