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Interazioni e cointeressenze con Valentino, la sua famiglia e il consorzio idrico. Ma non solo

7 Aprile 2018 - 00:00

MARCIANISE – (g.g.) A proposito di alta politica, di quella politica di cui Marcianise sarebbe completamente priva, motivo per il quale uno come Velardi afferma di non poter star lì a predicare nel deserto e a rischiare la pelle per testimoniare gli alti valori che solo lui conosce e in cui crede, vanno segnalate in queste ore un paio di manovrette da super prima repubblica. Il sindaco, che ha preso in giro i cittadini perchè quando si è dimesso lo ha fatto senza avere nessuna intezione di confermare il suo proposito dopo i canonici 20 giorni, come del resto noi abbiamo sempre scritto, ha preteso, chiedendolo al presidente del consiglio Rondello, il quale ovviamente è uno che prega ogni minuto perchè Velardi ritiri le dimissioni in modo che lui possa rimanere seduto sulla poltrona di presidente del consiglio comunale, di convocare l’assise cittadina prima della scadenza del termine dei 20 giorni.

In poche parole, vuole che il bilancio venga approvato prima, per non rischiare di ritirare le dimissioni e andare lo stesso a casa per un voto negativo sul documento fondamentale di programmazione economica del comune.

Piccolo intermezzo: ma vi sembra una cosa seria tutto quello che è successo. Le interviste strappalacrime rese a giornalisti o pseudo tali stesi a tappetino, gli appelli di autorevoli personaggi di questa repubblica e di questa cultura, addirittura formulati con l’utilizzo delle categorie della morale. Tutto questo si traduce in una trattativa da bottegai, come quelle che si fanno in quel caso senza ipocrisia, in tutti i comuni di questa provincia.

A quanto pare, Velardi sta chiamando uno per uno i consiglieri del Pd. Il che si configura come l’ennesimo schiaffo assestato a questo partito, a cui viene negata la titolarità di esprimere una rappresentanza unica ed unitaria. Insomma, un mercato delle vacche con fantasmagoriche ipotesi di promesse relative a un consorzio idrico che, a seguito del nostro ormai famoso articolo, è stato costretto a ripartire da zero con le procedure elettorali, più altre amenità associate.

Politica immorale. E a proposito di consorzio idrico, le cose stanno in maniera un pò differente rispetto alla semplice opera svolta da Giovan Battista Valentino, divenuto il più fedele scudiero del sindaco. Questi non ha portato solo Crispino all’interno del carrozzone, ma la sua famiglia ha avuto incarichi, affidamenti da Pasquale Di Biasio e dal consiglio d’amministrazione.

Una commistione di interessi spaventosa che poi andremo meglio a specificare nelle prossime ore, quando del consorzio ci occuperemo con un articolo a parte.