La denuncia dell’Arcigay

6 Aprile 2018 - 00:00

CASERTA – Nel giorno di Pasquetta una coppia avrebbe ricevuto insulti omofobi mentre si trovava nel parco della Reggia. “Pietro ed il ragazzo con cui si sta frequentando decidono di andare a passare la Pasquetta ai campetti della Reggia di Caserta – si legge nella nota -. Ci sono tante persone, bel tempo e Pietro e Davide (sono nomi di fantasia) si sdraiano sull’erba. Davide riposa ad occhi chiusi, mentre Pietro ha il mento poggiato sul suo petto intento a scorrere notizie sul suo cellulare. Dopo non molto tempo il ragazzo comincia a sentire una voce femminile e sgarbata ribadire ‘poi dicono che noi siamo omofobi’, al che capisce che la signora si riferisce a loro, quindi si alza dalla posizione in cui era. La signora, una donna sulla quarantina, come ha raccontato Pietro al Presidente di Arcigay Caserta Bernardo Diana, comincia ad urlare per farsi notare dalle persone intorno a loro “noi

non siamo omofobi ma qui ci sono dei bambini. Non sono cose da fare”. La donna viene spalleggiata da quello che sembra essere suo marito con frasi in dialetto che incitavano i due ragazzi a “richiudersi in un bagno per fare le loro cose’”. 

Cercando di capire cosa avesse mai potuto fare di così sbagliato, Pietro chiede ai due qual è il problema ma “in risposta riceve solo altri insulti”. Mortificato, evita di rispondere e l’uomo e la donna raccolgono le proprie cose e decidono di andare via, lasciando i due ragazzi con un po’ di imbarazzo addosso: “Mi sono sentito in imbarazzo e tutti ci stavano fissando” racconta Pietro ancora un po’ scosso. Nessuno ha deciso di intervenire e la faccenda si è conclusa con lo spontaneo allontanamento dei due adulti. Il Presidente Bernardo Diana dopo aver rassicurato la coppia aggiunge: “Davanti a questi fatti l’importante è restare calmi e non agitarsi e cercare di raccogliere quanti più dettagli possibili per denunciare e uscire dal silenzio e dall’invisibilità in cui vogliono relegarci queste persone. Aiuteremo la coppia a denunciare l’accaduto alle autorità competenti.” Per loro è stato il primo caso di aggressione, ma questi fatti non sono una novità: questo è solo il terzo caso in piazza Carlo III nell’ultimo anno.