Al momento, credibilmente, solo questo si può dare come certo

1 Aprile 2018 - 00:00

ORTA DI ATELLA [g.g.] Di brancacciani nel luogo in cui Brancaccio è stato re e anche imperatore, non ne trovi nemmeno se usi la lente d’ingrandimento. Ci sono invece i post brancacciani i quali senza dare molto nell’occhio continuano a far politica come se nulla fosse, come se non sapessero nulla, ai bei tempi che furono, di come funzionavano le cose a Orta di Atella.

Poi ci sono pochi, pochissimi anti brancacciani, i quali giustamente si incazzano perchè nessuno gli riconosce il merito storico e allo stesso tempo politico di aver fatto opposizione reale quando Brancaccio era re ed imperatore.

Questa è la Orta di Atella che si affaccia alle elezioni comunali del 10 giugno. Sulla carta, il sindaco uscente Mozzillo non lo vuole nessuno dei vari gruppi e movimenti che sono in campo anche perchè Mozzillo proprone il suo out out: mi candido solo per la fascia.

Oggi dunque l’unica cosa che si può fare è stabilire il perimetro del campo in cui si giocherà la partita elettorale. I partiti, c’è poco o nulla. C’è rimasto un rimasuglio di pd e i vecchi socialisti. I grillini andranno da soli, presenteranno un loro candidato di cui al momento si ignora il no, dovendo uscire dalle solite strane piattaforme di designazione.

Nel pd non c’è più un personaggio che fino a qualche anno fa è stato una delle figure più in vista a livello provinciale: Arcangelo Roseto, uomo che Caputo candidò alla segreteria provinciale.

Oggi il pd ad Orta fa riferimento ad Enzo Gaudino, che viene proposto anche come candidato sindaco. Il che ha determinato una tensione nei rapporti con i socialisti che propongono un altro nome, quello di Antonio Russo, e al piuttosto storico Gianfranco Piccirillo, detto Francesco, passato nelle fila caputiane. I socialisti faranno la lista imperniandola sui nomi di Cerbone, Espedito Ziello, figlio dello storico esponente socialista della zona passato anche a consigliere provinciale. 

Chi sta discutendo per creare un cartello civico forte sono i movimenti in grado di diventare liste Scegli Orta, Noi Ortesi, Campania Libera e Cambiamo Orta. Partendo da Scegli orta dove milita il già citato Roseto insieme ad Andrea Villano. Noi Ortesi con Pasquale Ragozzino ed Edoardo Indaco, entrambi nella maggioranza di Angelo Brancaccio prima e di Peppe Mozzillo poi, Campania Libera movimento che si richiama alle posizioni di Luigi Bosco, coordinato da Ferdinando D’Ambrosio, che ortese non è ma è della vicinissima Sant’Arpino, ex consigliere comunale della maggioranza Mozzillo. Cambiamo Orta, movimento fondato da Salvatore Del Prete.

Battitore libero per il momento è Enzo Tosti, uno molto visibile sui social e in tv sul tema della terra dei fuochi, ma non certo impegnato in prima linea ai tempi del re-imperatore. Tosti sarebbe il candidato sindaco di una lista da lui costruita e che di nome fa Città visibile e di un’altra lista, che a quanto si dice potrebbe avere le insegne del movimento del sindaco di Napoli De Magistris, Dema.

Non si sa ancora dove si posizionerà la lista annunciata tutta al femminile Progetto Rosa alimentata e promossa dalla signora De Giorgi che negli ultimi anni ha vissuto momenti economici positivi dato che ha fittato un proprio immobile alla Publiservizi, concessionaria delle tasse cittadine.

Il centrodestra al momento appare inesistente. Della delega data da Magliocca prima delle elezioni poltiiche a Massimo Russo abbiamo già scritto ma di aggregazione al momento non se ne vede.