COMUNE DI CASERTA CON LE MANI BUCATE. Mentre a Gaeta hanno tagliato i soldi ad Ecocar per la riduzione drastica dei servizi in periodo covid, qui da noi li fanno scialare

25 Maggio 2020 - 17:16

Ad un’impresa al 27esimo mese di proroga è stato attribuito, non solo l’adeguamento Istat, ma anche dei lavori ad affidamento diretto di dubbia validità in relazione ad interventi sull’epidemia

CASERTA (g.g.) – Il comune di Gaeta, come gli altri 8000 italiani, è stato chiuso a causa del coronavirus. I titolari di alcuni servizi pubblici sono stati impegnati molto di meno, nella stragrande maggioranza dei casi hanno accolto, senza star lì a piantar grane, la richiesta dei comuni di ridurre l’importo mensile erogato nei mesi di marzo e di aprile. E a Gaeta è successo proprio questo e indovinate con chi? Proprio con la Ecocar, società che abbiamo imparato a conoscere in questi anni anche a Caserta.
Nella città del basso Lazio, meta tipica delle vacanze dei casertani, si sta parlando molto della delibera di Giunta comunale, datata 1 aprile, con cui l’amministrazione ha nominato un legale, l’avvocato Salvatore Scafetta, per affidargli i “servizi giuridici per una gestione strategica degli effetti della crisi emergenziale da Covid 19”.
Il titolo dell’incarico è un po’ generico, quasi simile a quello di una tesi laurea, ma non è altro che il tentativo dell’ente di verificare la consistenza economica con i gestori di ogni esercizio pubblico per verificare lo stato di attuazione del servizio in conseguenza delle misure straordinarie governative anti Coronavirus, di sviluppare una conseguente strategia giuridica volta a salvaguardare l’interesse erariale.
In pratica, mentre Gaeta, comune gestito in maniera oculata, facendo affidamento su una macchina tecnico amministrativa collaudata e sopratutto funzionale, vista la condizione di emergenza e di straordinarietà, prova a portare avanti il tentativo di spendere meno, come dicono quelli bravi, di spending review, poiché il lavoro delle aziende titolari di servizi, come Ecocar, è diminuito, a Caserta, alla stessa ditta e nella stessa condizione, perché a quanto pare, il covid-19 anche qui c’è stato, l’amministrazione guidata dalla mitica coppia Biondi-Marino ha rivisto al rialzo i canoni Istat, andando a pagare addirittura in maniera più lauta il prezzo del lavoro della nettezza urbana. Come se non bastasse questo, la Ecocar ha ricevuto alcuni affidamenti, ovviamente con chiamata diretta (perché qui le gare e la concorrenza sono puramente ornamentali) per sanificare alcune aree della città. Il che è già strano di suo, considerando che una società che si occupa di recupero rifiuti, a Caserta è divenuta attiva anche nel mondo della sanificazione.
La differenza è tutto qui, c’è chi tenta di risparmiare, di diminuire la spesa dei comuni e chi, al secondo dissesto economico, spende e spande, donando quattrini anche durante un’epocale emergenza sanitaria.