ELEZIONI REGIONALI & COMUNALI. ARIENZO. Quando la Guida è…pericolosa. Davide molla Peppe, sceglie la Guida…sicura e candida la cugina Carmen Nunziata

21 Luglio 2020 - 19:10

Come si suol dire, “fin quando si scherza, si scherza”, ma quando si è trattato di consegnare la fascia al figlio di Crescenzo Guida, tutto il feeling che si era manifestato anche alle elezioni Europee, quando entrambi avevano dato una mano a Forza Italia e al presidente della Provincia, è evaporato

ARIENZO (g.g.) – Carmen Nunziata sarà con ogni probabilità, a meno di cambiamenti dell’ultima ora degli attuali scenari, il candidato sindaco al comune di Arienzo del gruppo politico che fa riferimento all’ormai ex primo cittadino, Davide Guida, che il 20 settembre sarà candidato nella lista di Campania Libera. Dunque, nelle case di Arienzo entreranno in tandem e non avranno difficoltà, visto e considerato, che Carmen Nunziata, il cui nonno, medico condotto, fu primo cittadino, e Davide Guida sono anche cugini. Rimane a piedi, conseguentemente, Giuseppe Peppe Guida, figlio del compianto ex sindaco Crescenzo. Non si sa al momento se organizzerà una lista o entrerà in un gruppo alternativo o se, alla fine, sarà costretto

ad accodarsi, piegando la testa di fronte al volere di Davide Guida.

Il sodalizio tra Davide e Peppe Guida aveva funzionato fino a qualche mese fa, forse, fino a qualche settimana fa. I due avevano marciato insieme anche alle Europee, quando si erano concessi il lusso di votare per Forza Italia, stringendo una sorta di patto con il presidente della Provincia, Giorgio Magliocca, candidato berlusconiano che ha sempre tenuto in considerazione Peppe Guida, dandogli non pochi benefici materiali più che morali, mettendolo a capo dell’Agis, l’ente che gestisce gli impianti sportivi della provincia, a partire dalla piscina comunale olimpionica di Caserta.

Una cosa è stata l’intesa che partiva dal presupposto di una superiorità di fatto che Davide Guida esercitava in quanto sindaco, altra cosa sarebbe stata, per quest’ultimo, la continuazione di una relazione dopo il rovesciamento dei ruoli. Davide Guida sa bene, a meno che non gli sia andato il cervello in ebollizione, che lui non sarà il consigliere regionale di Campania Libera. Dunque, dovrà continuare a far politica e a gestirla ad Arienzo per rimanere sulla cresta dell’onda. Da questo punto di vista, ritorna molto più utile la candidatura di sua cugina, che anche in prospettiva ritiene di poter agevolmente condizionare, che quella di un Peppe Guida, il quale, anche per eredità familiare, sarebbe difficile da ingabbiare e da portare sempre sulle sue posizioni gradite.

Concedeteci una battuta: sospiro di sollievo per il presidente Magliocca, a cui, a questo punto, Peppe Guida non chiederà di ricambiare l’impegno che alle Europee anche Davide Guida profuse. Già la lista di Forza Italia è quella che è, dato che l’unico certo è Massimo Grimaldi, in considerazione del fatto che anche l’avvocato Giuseppe Tamburro, presidente del Banco delle Opere di Carità di Caserta, ha declinato l’invito. Poi, se sotto sotto, fosse stato costretto a far uscire qualche votarello regionale per Davide Guida, Grimaldi, che ha già le sue gatte da pelare, avrebbe avuto ulteriori preoccupazioni.