I NOMI. Danneggiano opere d’arte in casa di un imprenditore del Casertano: 2 donne indagate dalla Procura

26 Ottobre 2021 - 16:04

ALIFE/ALVIGNANO – Avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto prodromico alla richiesta di rinvio a giudizio, a carico di due giovanissime professioniste dell’alto casertano. Destinatarie del provvedimento giudiziario Valentina Torino 28 anni di Alvignano e Ilaria Siciliano 30 anni di Alife difese dall’Avv. Mario Palmirani. A firmare il decreto di chiusura indagini il Pubblico Ministero presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la dott.ssa Anna Ida Capone, che ha contestato il reato di violazione di domicilio e quello di deturpamento e l’imbrattamento di cose altrui in quanto, dopo aver violato il domicilio di un giovane imprenditore della zona, P. G., avrebbero deturpato dei quadri di valore e di grosse firme nel campo della pittura presenti nell’abitazione mediante l’utilizzo di una penna a sfera. Due in particolare le opere, dipinti su tela, semidistrutte in quella circostanza : quella dell’artista Pier Toffoletti e dell’artista Domenico Di Genni.

Successivamente sempre nel domicilio di P.G. nel quale la Torino e la Siciliano si erano introdotte e vi permanevano contro la volontà del proprietario, prendevano vini e spumanti e con questi prodotti imbrattavano i capi di abbigliamento del giovane amico, le mura del suo ripostiglio e il mobilio collocato nell’abitazione, poi rompevano dei vasi e dei volti in ceramica che erano lì. La dott.ssa Capone ha anche proceduto con la contestazione dell’aggravante di aver commesso il fatto su beni immobili di proprietà di P.G..

I fatti risalgono a oltre un anno fa quando il giovane imprenditore, noto per la sua attività lavorativa nell’alvignanese, assistito dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo depositò al locale Comando Stazione Carabinieri di una denunzia querela in cui espose i fatti accadutigli e quanto era stato fatto ai suoi danni da parte delle due giovani amiche. Da quell’atto è nata una indagine investigativa condotta dai militari dell’Arma su delega dell’Autorità Giudiziaria e ne è conseguito un procedimento penale nel quale le due giovani indagate si dovranno difendere e dare la loro versione dei fatti.