MONDRAGONE. Colpo di scena: il comandante dei vigili urbani Di Nardo si prepara a lasciare il suo incarico. Screzi con l’amministrazione?
10 Giugno 2018 - 14:02
MONDRAGONE – Se gli addii dell’ufficiale dei vigili urbani Eduardo Vignale e quello del dirigente globetrotter Elio Caterino, passato negli anni dai servizi sociali alle attività produttive fino alla cultura, incarichi che assunse mano mano subito dopo aver guidato la ripartizione affari generali e democrazia, potevano anche essere prevedibili, dato che si era compreso fin da subito che i due registravano una sorta di incompatibilità con la nuova struttura di governo di Mondragone, diverso, molto diverso e, sicuramente, molto sorprendente è il probabile addio del neo comandante Antonio Di Nardo.
Sorprende perché Di Nardo è un prodotto dell’amministrazione di Virgilio Pacifico. E’ stato il sindaco ad averlo voluto e ad averne chiesto il trasferimento da Carinola. A meno di un anno da quella nomina, Di Nardo ha chiesto il nullaosta per partecipare ad altri bandi. L’amministrazione comunale non ha cercato di comprendere i motivi del suo disagio, provando a convincerlo a rimanere, ma gli ha dato tranquillamente il nulla osta, della serie “prima te ne vai e meglio è”.
Pare che Di Nardo si sia mostrato molto intransigente rispetto alle ragioni della politica, che il più delle volte, dalle nostre parti, si trasformano in accomodamenti, segnalazioni, raccomandazioni. Ci risulta anche che, al di là di qualche parentela, il fatto che sia lui a presiedere la commissione per l’assunzione di 12 vigili a tempo determinato per 3 mesi, rappresenti una garanzia sul fatto che almeno una buona parte dei prescelti incrocino l’elemento equo e premiale della meritocrazia. In poche parole Di Nardo non si trova bene con il sindaco e con gli assessori. Forse ha una visione diversa del mondo. Meno pragmatica, più legata ad una vigoroso e stretto rispetto delle regole.
Ovviamente, lo vorremmo domandare a lui perché vuole lasciare il comando dopo così poco tempo. Ma ci dicono che sia molto riservato e anche parco di parole, per cui di qui a poco ci potremo limitare a registrare solamente il suo addio alla città rivierasca.