CASERTA. BIONDI & MARINO CATENA DI MONTAGGIO DI APPALTI. Altri 130 mila euro alla famiglia Letizia. MONOPOLIO AGRO AVERSANO

20 Dicembre 2021 - 19:37

I lavori riguardano la piazzetta di Falciano, dal valore di 200 mila euro. Lo spacchettamento in due affidamenti diversi hanno portato il comune a scegliere in maniera più rapida (e meno trasparente). “Vicini di casa” di Gioacchino Rivetti, Letiza jr. ha lavorato qualche anno fa nel cantiere Conpat, il consorzio legato ad Ubaldo Caprio

CASERTA – Stiamo scrivendo da diversi mesi del modo in cui le misure prese dal governo centrale per supportare gli investimenti pubblici – e quindi gli imprenditori – stiano diventando una specie di cappotto di Napoleone per coprire qualsiasi scelta arbitraria venga presa ufficio tecnico del comune di Caserta. Perché quando si tratta di affidamenti diretti dal valore di

143 mila euro, meno di 7 mila euro rispetto al limite massimo consentito da una legge speciale, introdotta dal decreto legge del settembre 2020 numero 120, voluta dal governo dell’epoca, il governo Conte, c’è una forte dose di arbitrarietà nella scelta compiuta dall’amministrazione comunale di Caserta, in questo caso, come nella maggior parte dei casi, tramite un documento firmata determina dal dirigente Franco Biondi.

La legge del settembre 2020, infatti, prevede che fino a 150 mila euro gli enti pubblici possono consegnare lavori, appalti e commesse in maniera diretta, senza consultare varie aziende, ma solo attraverso il mercato elettronico della pubblica amministrazione. È quello che ha fatto il comune di Caserta per i lavori relativi alla riqualificazione di piazza Vetrano, nella frazione di Falciano, lo spazio che si affaccia sul passaggio a livello, per capirci.

Con ribasso del 7.50% aggiudicarsi i lavori sono stati due imprenditori residenti in città, Nicola Letizia, nato nell’ottobre del 1954, e Antonio Letizia, supponiamo figlio del primo, nato invece del 1983. La società si chiama a An.Da. Costruzioni e le sue quote sono equamente divise tra padre e figlio. La sede della società si trova sempre nel nostro comune capoluogo di provincia, in via Cilea. In pratica i Letizia sono vicini di casa di un altro imprenditore massima fiducia per il dirigente Biondi e quindi del comune di Caserta, cioè Gioacchino Rivetti con la sua Rima, anch’essa con sede sociale in via Cilea.

Questo affidamento diretto definitivo da 129 mila euro – i 143 mila iniziali più lo sconto pattuito del 7.51% – è stato possibile solo grazie lo spacchettamento che la giunta comunale ha votato nel luglio scorso. Infatti, i lavori di riqualificazione di piazza Vetrano nella loro interezza sarebbero dovuti essere assegnati con una gara dal valore di 200 mila euro. La decisione, quindi, di dividere in due stralci questo appalto, uno molto importante, quasi i due terzi dell’affidamento completo, ha fatto sì che l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Marino abbia potuto scegliere in totale solitudine e quindi azzerando al minimo il concetto di concorrenza l’azienda preferita tra l’albo dei fornitori.

I Letizia, originari dell’agro aversano, non sono due imprenditori sconosciuti. E se state leggendo da diversi mesi CasertaCe avete potuto notare come nel comune capoluogo la presenza di imprenditori dell’aversano stia crescendo. Un assembramento in salsa Casale-Aversa che non sta passando inosservato ai nostri lettori più attenti. Papà Nicola, infatti, per anni è stato legato SO.CO.MER, Società Costruzioni Meridionali, azienda che aveva la sua sede a Casal di Principe, in via delle Rose, per la quale ha ricoperto anche il ruolo di liquidatore poco prima della sua definitiva cancellazione.

Antonio, invece, è stato nominato qualche anno fa, precisamente nel 2014, quale collaboratore alla direzione dei lavori – i suoi servigi costarono a palazzo Castropignano quasi 14 mila euro – su un cantiere in zona stazione, presso il quale l’azienda affidataria dei lavori era la Conpat, il consorzio di cui fa parte anche Ubaldo Caprio e la sua Casertana Costruzioni.

È lapalissiano come, alla fine, determinati nomi nell’ufficio tecnico del comune di Caserta si ripetano in maniera ossessiva.

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