CAMORRA SUL PARCHEGGIO DI VIA SAN CARLO. Il dirigente del comune di CASERTA Biondi si difende, ma la DDA insiste: va processato

14 Marzo 2022 - 21:00

CASERTA – I pubblici ministeri della direzione distrettuale antimafia di Napoli Alessandro D’Alessio (da un po’ trasferitosi, prima in altra area della Procura di Napoli, esterna alla Dda e poi a capo della procura calabrese di Castrovillari) e Fabrizio Vanorio sono sicuri: il dirigente dell’ufficio comunale ha preso delle tangenti per i lavori relative al super-parcheggio di via San Carlo e quindi deve finire anche lui sotto processo. Lo scorso gennaio l’architetto Carmine Domenico Nocera e l’attuale dirigente del Comune di Caserta Franco Biondi causa covid erano risultati assenti all’udienza e la loro posizione risultò stralciata.

La Dda ha chiesto il processo per Franco Biondi, ma anche per Michele Patrizio Sagliocchi, l’imprenditore accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, di aver pagato le tangenti e di essere l’amministratore di fatto le società che hanno gestito la costruzione del parcheggio, per Fabio Fontana e per Teresa Capaldo.

Durante l’udienza preliminare ha parlato proprio il dirigente del comune di Caserta. Biondi ha riferito che le autorizzazioni rilasciate dal comune erano legittime e che, alla fine, non se n’è occupato neanche lui, considerando che aveva lasciato l’ufficio nel 2009 e l’autorizzazione era stata ricevuta nel 2012. Chiaramente, il dirigente Biondi ha negato totalmente la possibilità di aver ricevuto tangenti per velocizzare la pratica relativa al permesso di costruire.

Sul parcheggio di via San Carlo si concentrarono gli interessi di imprenditori e di professionisti legati al boss Michele Zagaria.