ELEZIONI EDA RIFIUTI. Ennesima magagna sull’asse Sant’Arpino-Pignataro Maggiore: Ernesto Di Serio, incompatibile perché parente del sindaco Di Mattia, diventa “miracolosamente” il designato di Giorgio Magliocca

21 Marzo 2022 - 20:06

Lo scorso ottobre fu la Prefettura a sancire l’incompatibilità del consigliere comunale al ruolo di assessore, applicando l’articolo 64, comma 4, del Tuel. Di Serio è sposato con la nipote del primo cittadino atellano e, quindi, non poteva essere designato da quest’ultimo per le recenti elezioni nell’Ente d’ambito. Allora in suo soccorso è arrivato Magliocca… E per il capo gabinetto di Carlo Marino, Gianfranco Natale, presidente della Commissione elettorale dell’Eda, vista la nomina da parte di Magliocca, non esiste alcuna incompatibilità…

 

 

CASERTA (rita sparago) Lo scorso ottobre l’allora prefetto di Caserta Raffaele Ruberto e, successivamente, anche il ministero dell’Interno “ratificarono” l’incompatibilità al ruolo di assessore di Ernesto Di Serio, consigliere comunale di Sant’Arpino.  Il sindaco del comune atellano, Ernesto Di Mattia, infatti, poco dopo la sua elezione, conferì a Di Serio alcune deleghe assessorili ma, come potete anche leggere nelle due note in calce all’articolo (la prima del prefetto Ruberto e la seconda del viceprefetto Lubrano),

non avrebbe potuto farlo perché Ernesto Di Serio, essendo sposato con sua nipote (ovvero con la figlia della sorella) è, di fatto, un parente di terzo grado. Ovviamente il sindaco Di Mattia dovette tornare sui propri passi e, quindi, togliere le deleghe al marito di sua nipote che da allora è costretto ad “accontentarsi” del solo ruolo e dei soli benefici derivanti dalla sua carica di consigliere comunale, non  più assessore.

La Prefettura, va detto, ha semplicemente fatto rispettare quanto stabilito dal Tuel. Nel Testo unico enti locali, infatti, l’articolo 64, comma 4, recita: “Il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti e affini entro il terzo grado, del sindaco o del presidente della giunta provinciale, non possono far parte della rispettiva giunta né essere nominati rappresentanti del comune e della provincia”. Fin qui, tutto chiaro e limpido.

Ma ciò che oggi desta la nostra attenzione è il fatto che Ernesto Di Serio, nipote acquisito del sindaco di Sant’Arpino, sia stato eletto pochi giorni fa nell’Eda rifiuti (o Ato Rifiuti, che dir si voglia). Come è possibile, visto che il Tuel, ripetiamo art.64 comma 4, stabilisce che un parente entro il terzo grado non può essere nominato rappresentante del Comune? Beh, ve lo spieghiamo noi com’è stato possibile: il buon Ernesto Di Serio non si è fatto “raccomandare”, pardon, nominare dal sindaco di Sant’Arpino Ernesto Di Mattia, bensì dal sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, presidente della Provincia di Caserta. Dunque, oggi Di Serio è stato eletto (candidato nella lista Ambiente al Centro che fa riferimento al consigliere regionale Giovanni Zannini) nell’Eda rifiuti quale rappresentante del Comune di Pignataro Maggiore…

Cose strane accadono in questa terra: Di Serio da Sant’Arpino va a rappresentare un altro Comune nell’Ente d’ambito che si occupa del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani di cui fa parte, ovviamente, anche il Comune in cui lui siede in qualità di consigliere comunale. Una storia che a tratti fa sorridere, ma solo a tratti. In fondo Di Mattia e Magliocca hanno aggirato l’ostacolo e, pur di permettere a Di Serio di ottenere un altro, remunerato incarico, hanno fatto in modo che il consigliere comunale di Sant’Arpino venisse designato quale rappresentate non della sua città, ma del neppure troppo vicino Comune di Pignataro Maggiore. Ma Di Serio quando si tratterà di votare nell’Eda rifiuti, lo farà per conto di chi? Di Di Mattia, e quindi del Comune di Sant’Arpino, o di Magliocca, e quindi per il Comune di Pignataro Maggiore? Ed i consiglieri comunali di Pignataro lo sanno che il loro sindaco, invece di scegliere tra i propri concittadini eletti, ha nominato un rappresentante di un altro Comune?

Chi certamente è a conoscenza di questa “magagna” è Gianfranco Natale, capo gabinetto della segreteria del sindaco di Caserta Carlo Marino e, in occasione delle recenti elezioni all’Eda, presidente della commissione elettorale dell’Eda. Natale, rispondendo via pec ad una richiesta di chiarimenti sul caso Di Serio, scrive: “Dagli atti in possesso di questo ufficio elettorale non risulta che il sindaco di Sant’Arpino, Ernesto Di Mattia, abbia depositato alcun atto di designazione per le elezioni del Consiglio d’ambito di Caserta. Si precisa, altresì, che il candidato Ernesto Di Serio, risulta candidato nella lista “Ambiente al Centro” nella Fascia B, come designato dal sindaco di Pignataro Maggiore. Pertanto, a parere dello scrivente, non si riscontrano allo stato, cause di incompatibilità ex articolo 64, comma 4 del Tuel”.

Ecco, questa è la storia. Magari è tutto lecito. Magari è possibile che un sindaco, Magliocca, possa designare quale rappresentante del proprio comune, uno che di quel comune non sa assolutamente nulla. Ma certo qualche dubbio sulla moralità di questa operazione noi lo abbiamo. Loro sono furbi, certo, aggirano l’ostacolo e lo sanno fare. Ma tutto ciò, come minimo, ci indigna.

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