Riecco l’avvocato D’Angiolella. Ammesso al pagamento un suo credito con il comune di CASERTA da oltre 320 mila euro

25 Marzo 2022 - 19:09

CASERTA – Che l’avvocato Luigi Maria D’Angiolella sia uno dei legali più conosciuti della nostra provincia è cosa nota. Ma che non tutti siano fan sfegatati del lavoro del professionista, purtroppo, è un altro fatto, emerso attraverso la cronaca giornalistica di questi anni. L’esempio più chiaro riguarda forse quello che mise nero su bianco il giudice per le indagini preliminari Orazio Rossi,

colui che firmato l’ordinanza relativa all’affare Interporto-Comune di Marcianise.

In uno stralcio della citata ordinanza e che potete leggere cliccando sul testo in blu appena superato, il giudice Rossi riteneva D’Angiolella, che ha operato sia come consulente per l’ufficio del dirigente Gennaro

Spasiano, sia per società riconducibili al gruppo Barletta in procedimenti davanti al TAR, una sorta di gradiente di fusione, il collante di un concorso indiscutibile del privato in un reato tipico della pubblica amministrazione qual è l’abuso d’ufficio, che ha visto coinvolto il dirigente del comune di Marcianise e Giuseppe Barletta.

Altra critica mossa nei confronti dell’avvocato riguarda gli incarichi che questi ha ricevuto dal Consorzio Idrico Terra Di Lavoro, in considerazione del fatto che la figlia del presidente il carrozzone delle acque Pasquale Di Biasio, l’attuale sindaco di Carinola Giuseppina Di Biasio, è stata lavorativamente svezzata all’interno proprio dello studio legale del professionista.

Quindi, potremmo arrivare a definirlo un personaggio al limite del divisivo, che provoca dibattito tra chi lo ritiene un abile uomo di legge e chi, invece, lo ritiene “colpevole” di aver legato una parte sostanziosa della sua carriera alla politica e agli enti pubblici della nostra provincia.

Il soggetto, quindi, è noto. E diventa allora interessante il fatto che nelle scorse ore l’Organismo straordinario di liquidazione del comune di Caserta, il corpo che si occupa di trovare accordi con i creditori relativamente ai debiti che hanno provocato il secondo dissesto del comune capoluogo, ha approvato e quindi ha ammesso all’interno della famigerata “massa passiva” una sostanziosa parte dei 429 mila euro per cui l’avvocato D’Angiolella ha fatto richiesta di immissione nell’appena citata massa passiva, cioè quei debiti che il comune in qualche modo pagherà.

In qualche modo, perché, l’Organismo straordinario di liquidazione lavora per raggiungere un accordo con il creditore che si aggira intorno al 40% del credito ritenuto meritevole di essere accolto.

In considerazione del fatto che dei 429 e passa mila euro ne sono stati ammessi circa 328 mila euro, la somma su cui si dovrebbero accordare le parti – Osl di Caserta e D’Angiolella – si aggira attorno ai 130 mila euro, qualcosa in più, non in meno.

Ci capita non di rado di trovare e spulciare queste istanze, queste richieste di ammissione nella massa passiva da parte di professionisti, aziende e privati. Era allora inevitabile che in questo calderone trovassimo anche l’avvocato D’Angiolella, un legale capace di essere spesso e volentieri scelto per incarichi professionali da parte degli enti locali. E quindi non poteva mancare il comune di Caserta.