PAZZESCO…AL QUADRATO. Ma guardate un pò: indovinate chi ha assunto la persona che poi ha permesso alla super consigliera da 537 voti di “prendere il posto fisso” al Comune? Ma naturalmente Pasquale Di Biasio e figlia

8 Aprile 2022 - 13:07

Dateci un argomento, una ragione, rispetto a tutto quello che stiamo scrivendo dal 10 dicembre scorso in poi, quando cominciammo ad occuparci di Capriglione e dintorni, per effetto del quale si possa contestare la nostra tesi che in questa provincia esiste un sistema di comuni organizzati tra di loro non per fare cose buone per la vita dei cittadini, e che sono governati da una sorta di super sindaco che si chiama Giovanni Zannini

 

SPARANISE – (g.g.) Non è che il sottoscritto non abbia proprio nulla da fare, al punto da far diventare la trattazione delle cose di Sparanise una priorità della sua esistenza. Al riguardo, la vita e le opere di queste leggiadre signore, al quale certo non negheremo l’appellativo di dottoresse (e figuriamoci, in Italia ti distingui se non sei dottore, perchè in pratica lo siamo tutti), non sono proprio in cima al quadro motivazionale che muove le nostre azioni ogni mattina.

Se, da qualche tempo, abbiamo deciso di occuparci di Sparanise, è perchè siamo praticamente risucchiati da un’inerzia delle cose, che ci racconta, ormai in maniera chiarissima, che esiste un meccanismo di relazioni, a dir poco, ma proprio a dir poco, discutibili, tra un numero sempre più cospicuo di comuni della provincia di Caserta che, in pratica, si muovono all’unisono e che hanno nel consigliere regionale Giovanni

Zannini, una sorta di super sindaco.

D’altronde, se da tempo dura questa usanza dei segretari comunali che operano contemporaneamente a Mondragone e a Sparanise, ci sarà anche un perchè ed è evidente che questo rappresenti un tratto di riscontro operativo di ciò che stiamo scrivendo, a partire da quella giornata del 10 dicembre scorsodurante la quale, dai primi atti erogati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, emergeva con chiarezza questa relazione, questa commistione, questa modalità che nulla ha a che vedere con il format positivo, lodevole di comuni, i quali collaborano tra di loro per ridurre i costi e aumentare i benefici per i propri cittadini.

Il sistema Capriglione non l’abbiamo raccontato noi. E che il fulcro del sistema Capriglione fosse rappresentato dai comuni di Mondragona, di Sparanise, di Pignataro, di Carinola, di Falciano, non l’abbiamo scritto noi, bensì la Dda.

Noi, che riteniamo il dottorato un fatto di responsabilità che dovrebbe sempre implicare una tensione culturale alla ricerca della verità effettuata attraverso la lettura, l’applicazione quotidiana e analitica sugli atti giudiziari, sugli atti amministrativi, quei documenti della Dda, li abbiamo letti sillaba per sillaba, compreso quello con il quale i magistrati dell’Antimafia hanno chiesto le perquisizioni, anche a carico del sindaco di Sparanise, Salvatore Martiello, stra-indagato in questa vicenda.

Poi se a Sparanise, da dove mi stanno arrivando un numero di messaggi a raffica, molestanti e molestatori, in pratica, inoltrati da autentici i rompicoglioni, da ieri sera, questa cosa la vogliono capire, bene, altrimenti non è che noi possiamo svolgere un’opera missionaria, perchè certi concetti vengano assorbiti dai dottori e dalle dottoresse di cui sopra che in tutta evidenza, ma proprio in tutta evidenza, rappresentano l’80, il 90% della popolazione di questo comune caleno.

Niente di personale, dunque. Nè nei confronti del sindaco Salvatore Martiello, nè nei confronti del suo vice Vitaliano Ferrara, nè nei confronti dell’assessora Spinosa e nè nei confronti della signora, pardon, dottoressa Ilenia D’Amico.

Il problema è che queste persone ricoprono un incarico pubblico, di cui devono dar conto, se ci trovassimo in un posto civile, o meglio, dovrebbero dar conto, ai propri concittadini, a cui si dovrebbero dedicare prima, molto prima di dedicarsi ai propri legittimi obiettivi professionali che però non andrebbero mai attivati da piattaforme di lancio collegate al proprio impegno pubblico nella politica. Noi dunque ci occupiamo solamente della loro relazione con la res publica e non certo del modo con cui la mattina mettono a terra il piede destro e il piede sinistro, quando si destano e quando scendono dal loro letto.

Vi eravamo debitori dell’ultima parte di questa vicenda, relativa al concorso che ha decretato l’assunzione di due istruttori amministrativi e sul quale ieri ci siamo molto applicati (CLIKKA E LEGGI).

Eravamo arrivati alla determina, datata 16 dicembre, con la quale il comune di Sparanise chiudeva la procedura e ne  certificava la graduatoria.

Sulla parola, invece, abbiamo chiesto ai nostri lettori di credere alla notizia dell’assunzione della quarta classificata in questo concorso, cioè la dottoressa Ilenia D’Amico. Siamo riusciti a recuperare quella che possiamo definire la determina della staffa, cioè l’atto ufficiale che sancisce ciò che abbiamo anticipato ieri, sul destino professionale della D’Amico.

Il 5 aprile scorso, con la determina numero 244, il comune di Sparanise compie un atto realmente irriguardoso nei confronti di Ilenia D’Amico. Un atto che noi di CasertaCe condanniamo fermamente. La D’Amico infatti ci ha fatto du’ …. con questa storia della dottoressa…. che lei è dottoressa, eccetera eccetera, salvo poi leggere la seguente formula: “determina l’assunzione con decorrenza 11 aprile (come scritto ieri, da lunedì prossimo) della signora D’Amico Ilenia.

E come si è permessa la dirigente di limitare l’appellativo alla semplice concessione del ruolo di signora, dato che signora e signore vengono ormai chiamati anche i cani, i gatti, gli animali domestici e gli altri nobilissimi esponenti del mondo animale? Questa è dottoressa, l’ha scritto lei in un post pubblicato ieri sera. Qundi, cerchiamo di essere rispettosi e di dare alla D’Amico, quello che è della D’Amico, perchè se ci riprovate al comune di Sparanise a non scrivere dottoressa, vi quereliamo noi di CasertaCe. L’assunzione è “a tempo pieno e indeterminato con il profilo professionale di istruttore amministrativo contabile“.

Tutta la narrativa, cioè la premessa alla parte “determinante”, non fa altro che ripetere, per buona parte, quello che era già scritto nella determina del 16 dicembre, da noi pubblicata integralmente ieri. Per cui, ci ritroviamo di nuovo le date di luglio 2020, come momento di pubblicazione del bando, di luglio 2021, in cui si sviluppa quell’inquietante garbuglio per effetto del quale la giunta comunale vota e approva una delibera di indirizzo dicendo al dirigente di modificare, badate bene, a procedura già aperta, l’articolo 6 del bando in modo che gli 11 esclusi in fase di preselezione per marchiani errori materiali, vengano tutti riammessi, riportando il numero a 42 che poi sono tutti coloro i quali hanno presentato domanda di partecipazione. L’impresa arruolata, non certo gratuitamente, per effettuare questa preselezione, viene in pratica sputtanata, anche se la stessa non se ne duole, perchè riteniamo che sia stata lo stesso pagata.

Tra gli 11 esclusi a monte, c’era anche la signora, va bè, facciamo dottoressa, Anna Maria De Felice, assunta a suo tempo, con una categoria B al comune, indovinate un pò, di Pignataro Maggiore, amministrato da Giorgio Magliocca, presidente della Provincia, ma soprattutto a sua volta dirigente in aspettativa “perpetua”, con zero giorni di lavoro effettuati all’indomani della facile aggiudicazione di quel posto di lavoro, del comune di Sparanise.

La De Felice è passata dalla esclusione in fase di preselezione, alla vittoria del concorso che la vedrà ora crescere di livello e soprattutto di stipendio, visto che questo posto di istruttore amministrativo contabile è ben diverso da quello ricoperto, fino ad oggi, come categoria B, prima al comune di Pignataro e poi al comune di Sparanise, dove è arrivata con un’altra operazione ingarbugliata, ovviamente gestita sul solito asse Martiello-Magliocca, sindaco di Sparanise, sindaco di Pignataro, presidente della Provincia, dirigente del comune di Sparanise…insomma, un macello di conflitti di interesse.

Per pura completezza di informazione, visto che si tratta di una persona che ha ricoperto un importante incarico pubblico in provincia di Caserta, vi ribadiamo, visto che l’abbiamo già scritto ieri, che la signora dottoressa Anna Maria De Felice è la cognata di Lucia Ranucci, spranisana doc, funzionaria della Regione e per diversi anni commissario dell’Ept di Caserta.

Ecco perchè nella determina del 5 aprile c’è solo il nome di Ilenia D’Amico, trattandosi, così come si legge nell’oggetto, del mero scorrimento della graduatoria. Facendovi sconto di tutta la parte temporale che mostra, anzi ribadisce l’incredibile dato di una Ilenia D’Amico, la quale, a luglio 2021 sostiene la prova scritta, ad ottobre, lei e il suo papà imprenditore portano 537 voti di preferenza alla lista di Salvatore Martiello, e infine il 13 dicembre, da consigliera comunale e non da assessora così come erroneamente abbiamo scritto ieri, inserendo però un’informazione la cui rettifica è del tutto irrilevante rispetto alla sostanza di quello che volevamo dire e vogliamo dire su ciò, dato che i 537 voti e la carica di consigliera erano lì e con questa dotazione di forze elettorali e di funzione consiliare, la D’Amico ha sostenuto la prova orale, facendovi sconto, dicevamo, di tutta la prima parte che ci permette di confermare in toto ciò che abbiamo scritto ieri, vi diamo qualche piccola, si fa per dire, informazione sulla seconda parte della determina del 5 aprile, che racconta la storia sviluppatasi all’indomani della prima determina, cioè quella del 16 dicembre che approvava definitivamente la graduatoria e che ripetiamo per l’ennesima volta abbiamo pubblicato in calce al nostro articolo di ieri.

Il 23 dicembre (cominciamo con questi giorni natalizi dove il livello di attenzione è pari a zero), il comune di Sparanise chiedeva alle due vincitrici, sulla carta Maria Signore e Anna Maria De Felice, la documentazione attestante l’esistenza e la persistenza di tutti i requisiti per poter accedere ad una funzione nella pubblica amministrazione.

E poi, il capolavoro. Il 30 dicembre la signora e/o dottoressa Maria Signore invia una lettera in cui formalmente rinuncia all’assunzione. Ora, noi non sappiamo dove sia finita Maria Signore, ma lo scopriremo e stabiliremo, come abbiamo scritto ieri, quale fosse la condizione professionale eventualmente già esistente, quando la suddetta ha partecipato al concorso.

Poi stabiliremo anche se, nei giorni successivi alla sua rinuncia, sia accaduto qualche fatto prodigioso così come accaduto alla signora Rosa Palumbo, che, manco a dirlo, il 31 dicembre, il giorno di San Silvestro, quando si fanno gli atti amminsitrativi aum aum è stata assunta da un altro comune.

Indovinate quale? Ma naturalmente il comune di Carinola, amministrato da Giuseppina Di Biasio, figlia di Pasquale Di Biasio, presidente del Consorzio Idrico e partner privilegiatissimo di Giovanni Zannini.

Ecco perchè parliamo dell’esistenza di un super sindaco. Tra tutti i comuni d’Italia, dove Rosa Palumbo poteva essere assunta, guardate un poco, il fatto è avvenuto proprio in un’amministrazione comunale che al pari di quella di Sparanise, di Pignataro, tutte protagoniste di questa vicenda, è pesantissimamente dentro al cono di influenza del consigliere regionale Giovanni Zannini.

Ma cos’altro dobbiamo scrivere ancora per dimostrare l’esistenza di un sistema. Attenzione, quando scriviamo sistema, non vogliamo certo dire necessariamente che in questo ci siano elementi che integrano possibili comportamenti che eccedono i limiti stabiliti dal codice penale.

Non vogliamo dire ciò. Ma è fuori discussione che tale sistema è, dal punto di vista della civiltà politica, dell’etica, del corretto rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini tra pubblica amministrazione e giovani di questa provincia che non hanno santi in paradiso, il peggiore della storia.

Politicamente, una fogna, poco più o poco meno. E riteniamo che queste parole forti siano state, come sempre capita nei nostri articoli, correttamente argomentate e documentate, non a caso scritte nelle ultime righe e non nelle prime. Dunque, assolutamente continenti.

Finita qui la vicenda delle assunzioni al comune di Sparanise? Assolutamente no. Perchè questi qua, pressochè contemporaneamente, di concorso ne hanno fatto un altro, sempre categoria C, sempre istruttore direttivo amministrativo, stavolta però non contabile. E in questa procedura, è capitata una cosa realmente tragicomica, una sorta di coincidenza cosmica,tipo allineamento dei pianeti.

Ve la racconteremo nella prossima puntata.