Discoteca nella Reggia per i 18 anni del figlio di un ufficiale. Ecco perché il comunicato dell’Aeronautica non ci convince e non convince

9 Maggio 2022 - 18:03

Emergono altri particolari sul fatto successo sabato sera e innescato dalla denuncia di una guida turistica

 

 

CASERTA –  Uno degli alti ufficiali della Scuola Specialisti dell’Aeronautica di Caserta, che vive, tutto sommato giustamente e legittimamente, in uno degli appartamenti di diverse centinaia di metri quadrati riservati agli ufficiali all’interno della Reggia di Caserta, ha pensato evidentemente che avendo organizzato la festa dei 18 anni per suo figlio all’interno dell’abitazione che lo Stato gli ha messo a disposizione, mai e poi mai i Carabinieri sarebbero arrivati lì a far questioni sulla musica sparata ad alto volume e su una serie di ingressi variopinti, a partire da quello di un paio di deejay, a quanto pare non autorizzati.

E invece i Carabinieri sono arrivati e qualcosa hanno scritto.

Bisognerà capire, ora, se verranno individuate delle responsabilità e se queste peseranno maggiormente su chi questo ingresso festaiolo ha voluto e chi invece, pur rendendosi conto, all’ingresso della Reggia, di questa versatile umanità, l’ha fatta passare invece di fermarla e rispedirla al mittente.

Per il momento l’Aeronautica ha diffuso un comunicato in cui minimizza la portata del caso.

Lo pubblichiamo integralmente in calce, ma vi anticipiamo che si parla di una festa privata di “un alloggiato” e che la direzione della Reggia non c’entra nulla.

Ma infatti Casertace non ritiene che ne debba rispondere quest’ultima, visto che conosciamo bene il regime di convenzione che regola il rapporto tra l’arma azzurra e il monumento vanvitelliano.

Quegli appartamenti, però, non stanno sulla luna, ma nella Reggia.

Per cui l’Aeronautica è tenuta ad attenersi a un regime omogeneo. Nulla è scritto, nel comunicato, sull’ampio e sullo sciamare dei partecipanti a questa festa e di chi ci ha lavorato.

Invece è importante stabilirlo proprio per quanto appena scritto. Non è che siccome lì c’è l’Aeronatuca, esiste un regome di extraterritorialità rispetto alla cornice normativa che regola gli ingressi, le uscite e il traffico interno di persone e di cose.

Con tutto il rispetto per l’Aeronautica, può sempre capitare che tra 30, 40, 50 invitati, tutti selezionati e conosciuti, ce ne possa essere uno che, stando dentro alla Reggia, si mette a fare il coglione mettendo mano su cose che non dovrebbe mai toccare.

“Si è trattato di un evento avvenuto nell’ambito della sfera di vita privata di uno degli alloggiati – si legge nella nota dell’Aeronautica – Pur esprimendo rammarico, e comprendendo la curiosità che il luogo dell’evento abbia potuto generare, è emerso che l’episodio è stato di durata molto contenuta e in alcun modo ha provocato impatti o danneggiamenti a strutture o pareti della Reggia”, conclude.