CASERTA. L’ASL non paga e il centro antidiabete di Via Roma chiede ai giudici i 300 mila euro dovuti. Così stanno ammazzando cliniche e laboratori privati

16 Giugno 2022 - 11:47

CASERTA – E’ uno dei decreti ingiuntivi presentati singolarmente da una struttura sanitaria della nostra provincia nei confronti dell’Asl di Caserta. E’ il ricorso presentato dinanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere da parte della Assistenza Italiana Diabetici s.r.l., centro medico che ha la sua sede nel cuore del comune di Caserta, su via Roma.

La struttura, nata nel nasce nel 1963 come ambulatorio di diabetologia e divenuto uno dei centri antidiabete più importanti nella nostra regione, è struttura convenzionata con il sistema sanitario campano, curando, quindi, per conto della regione i pazienti, supportando – come ogni centro convenzionato con il SSR fa – il lavoro delle cliniche, degli ospedali e delle strutture pubbliche nel supportare i degenti della provincia e di tutta la Campania.

Qualche settimana fa, il centro antidiabete casertano ha deciso di non poter più aspettare i tempi biblici relativi ai pagamenti dell’Asl guidata (ancora per poco) dal direttore Ferdinando Russo, inviando al tribunale di Santa Maria Capua Vetere un ricorso per decreto ingiuntivo per un valore superiore ai 300 mila euro. Come detto, una delle somme singolarmente più gravose degli ultimi tempi.

La questione dei mancati pagamenti della struttura pubblica provinciale ai centri privati convenzionati è uno degli argomenti che questo giornale ha preso maggiormente a cuore, in considerazione del fatto che se l’Asl di Caserta non paga, le cliniche, i laboratori avranno serissime difficoltà nel pagare i fornitori, i dipendenti e nell’offrire il servizio medico necessario ai migliaia di pazienti casertani. E’ una responsabilità importante che l’azienda sanitaria locale si sta prendendo. Allungare i tempi di pagamento, rendere la liquidazione di queste somme complessa rischia seriamente di uccidere la sanità privata che, a Caserta, è salvifica, in considerazione della difficoltà che le strutture pubbliche hanno nel rispondere alle richieste dei cittadini.

300 mila euro, quindi. Come sempre, l’Asl ha deciso di resistere in giudizio, ritenendo di non dover corrispondere tale somma al centro Assistenza Italiana Diabetici. Un modus operandi, quello dei ricorsi e delle costituzioni in giudizio dell’Asl, della cui genesi abbiamo già spiegato in altri articoli: rallentare i tempi, dilatare i pagamenti per rendere i bilanci dell’Azienda sanitaria casertana meno drammatici, meno in rosso di quanto non siano, così che la sua governance – ieri Di Biasio, oggi Russo, domani probabilmente Blasotti – possa portare dinanzi al governatore Vincenzo De Luca dei risultati positivi, meritevoli di un plauso, nascondendo drammi e difficoltà per imprenditori, lavoratori e pazienti.