Torna a casa il custode delle armi del nuovo gruppo dei Casalesi nell’agro Aversano
4 Luglio 2022 - 20:14
SAN MARCELLINO (g.v.) – Dal carcere di Benevento agli arresti domiciliari. E’ ciò che ha stabilito il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Linda D’Ancona per Luigi Annibale, finito dietro le sbarre con l’accusa di possesso di armi, reato aggravato dal metodo mafioso. Infatti, secondo l’accusa, Annibale è segnalato dalla Dda di Napoli come il custode delle armi per il nuovo gruppo dei Casalesi, capeggiato da Oreste Reccia e Vincenzo Ucciero.
Il 35enne originario di San Marcellino è stato uno dei 13 soggetti ritenuti responsabili delle operazioni – estorsione, detenzione clandestina di arma, ricettazione, tutti presunti reati aggravati dalla metodologia mafiosa – miranti a ricostruire un potere per il clan dei Casalesi nei territori dell’agro aversano.
Come detto, dopo diverso tempo, Annibale è potuto tornare a casa, dopo l’istanza di sostituzione della misura cautelare in carcere con quella meno dura dei domiciliari, avanzata dal suo avvocato Ferdinando Letizia.