Stefania Modestino: “Caserta è una città in rovina dove a pagare sono solo i cittadini. Chiudete i comitati d’affari e fate le persone serie”
3 Ottobre 2022 - 17:59
Pubblichiamo l’intervento della ex candidata al Senato di Azione-Italia Viva e docente del liceo scientifico Diaz che interviene sul “caso scuola De Amicis”.
“Una città su cui incombe la rovina: strade dissestate, alberi che crollano, scuole inagibili, servizi al cittadino inesistenti, frazioni abbandonate, per non parlare della cosiddetta movida caratterizzata da violenza e, quando va bene, dalla totale inosservanza delle regole.
Una città all’ultimo posto della Campania per vivibilità, degradata dal 94° posto al 100° negli ultimi anni.
Una città, infine, dove non è consentito evidenziare un problema ancorché grave come le scuole in condizioni vergognose altrimenti il sindaco “si infuria” …e qua, mi sia consentita una precisazione, stiamo cadendo nel frainteso per cui, oramai, si confonde la rappresentanza con il possesso, un fraintendimento del “servizio politico” che è tenuto a prestare un rappresentante delle Istituzioni a qualsiasi livello. Padroni, dunque, ed è tanto errata tale convinzione quanto pericolosamente antidemocratica. Ma su questo vorrei che fossero i cittadini a fare una riflessione. Per quanto attiene al senso della Storia ritengo che il feudalesimo e il vicereame non siano non passati, ma sprofondati nelle tenebre dell’oblio o dovrebbero esserlo se, e sottolineo “se”, è vero che viviamo ancora in una democrazia.
Detto questo, vista la reazione abnorme del sindaco, sorge una serie di interrogativi su chi esegue i lavori pubblici nella nostra città. La consegna “a regola d’arte” con relativo collaudo penso che sia ancora una regola valida sia per il pagamento dei SAL sia per la liquidazione delle opere compiute. Ma quali sono queste società, chi sono i soci, a chi fanno capo, come si sono accreditati? Chi esegue i controlli? Se un lavoro- vedi le scuole di via Giannone primaria e media- si prolunga oltre misura o non viene eseguito bene la responsabilità su chi ricade?
Allo status quo a pagare sono sempre i cittadini e, nella fattispecie della De Amicis, i piccoli studenti che si vedono lesi nel diritto allo studio che- meglio ricordarlo- è sancito dalla nostra Costituzione.
Allora qual è la questione politica? Possono esistere alleanze a danno dei diritti fondamentali? Ben venga quella politica che vede anche parti diverse concordi sui diritti.
La Politica dovrebbe essere una garanzia, ognuno dei rappresentanti – non conta il partito! – dovrebbe indignarsi di fronte alla tanta incuria da cui noi casertani siamo sommersi, offesi, violentati e anche tenuti – con minacce di pandemoni- al silenzio. Questa la Democrazia? Ma fatemi il piacere! Chiudete i comitati di affari e fate le persone serie e, soprattutto, sentitevi obbligati a rendicontare alla cittadinanza tutta su come si spendono le risorse economiche che non sono vostre, ma appartengono alla città e servono unicamente per il suo benessere”.
Stefania Modestino