“Marcianise e la cartografia storica sulla scena europea”: sabato la presentazione dell’opera di Salvatore Costanzo
8 Novembre 2022 - 16:46
L’evento presso il Palazzo Monte dei Pegni in Via Duomo a Marcianise: l’architetto Salvatore Costanzo presenterà il suo ultimo libro.
MARCIANISE Sabato prossimo, 12 novembre, alle ore 17.00, presso il Palazzo Monte dei Pegni in Via Duomo a Marcianise, l’architetto Salvatore Costanzo presenterà il suo ultimo libro, dal titolo “Marcianise e la cartografia storica sulla scena europea (1558-1961)”, Giannini Editore.
A discutere del volume, assieme con l’autore, sarà un panel di tutto riguardo, composto da Simona Carotenuto docente di studi umanistici dell’Università degli Studi di Salerno, Aldo Maria Pagella, Presidente dell’Associazione Culturale casertana “Luigi Vanvitelli, Gianni Di Dio, architetto e fondatore dell’apprezzato periodico marcianisano Digest, Giuseppe Diana, avvocato nonché storico e saggista ed, infine, Riccardo Serraglio, ordinario di Architettura e Disegno Industriale dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, al quale è affidata specificamente la presentazione del saggio. Modererà i lavori il giornalista Franco Tontoli.
L’appuntamento è da non mancare, perché di alto contenuto culturale e per il valore dei relatori e per le discipline che abbraccia, il quale va oltre quello tecnico e squisitamente cartografico, come si sarebbe indotti a credere dal titolo dell’opera.
Il libro è una rilevante ricerca che abbraccia gli ultimi quattro secoli, in cui una vasta cerchia di cartografi, tecnici, scienziati e artisti nazionali e di ambito napoletano (insieme ad artefici e protagonisti di importanti scuole europee), dedicarono il loro interesse a realtà territoriali della Campania e del Meridione d’Italia, lasciando nelle loro collezioni sia topografiche che iconografiche segni pregevoli di Marcianise.
A chi non conoscesse l’architetto marcianisano Salvatore Costanzo, diciamo che oltre ad essere un prestigioso ed autorevole maestro del suo campo di elezione che è l’architettura e come attesta la sua ampia ed alta produzione scientifica, è un intellettuale appieno, esemplare per la sua autonomia di giudizio e la passione per la ricerca e lo studio approfondito che pone nelle cose. Virtù sempre più rare, con casi di autentici incapaci pervenuti persino a ruoli di importante responsabilità pubblica.
Trovandoci a parlare dell’architetto Costanzo, che è uno dei massimi conoscitori di Luigi Vanvitelli Ingegnere del Re, sui cui discepoli, aiutanti e seguaci ha scritto una fondamentale opera “La Scuola del Vanvitelli”, apriamo un inciso.
Nel 2023 si terranno le celebrazioni per i 250 anni dalla morte dell’ architetto reale. Circolano già dei nomi per i relativi comitati in via di istituzione. Anche dal comune di Caserta, tra gli enti patrocinatori nonostante i demeriti per lo scempio edilizio della città la quale poteva e doveva essere intonata al canone vanvitelliano, si raccolgono delle indiscrezioni sulle designazioni. Finora non ci pare di aver letto quello di Salvatore Costanzo. Non facciamo che, ancora una volta, il merito venga sottomesso alla logica delle appartenenze e delle cordate, imperante in questi lidi.
L’uomo, per la sua riservatezza e la sua compostezza, non cerca e non abbisogna di nessun riconoscimento in questa particolare ricorrenza. E probabilmente sarà anche fastidiato della libertà che ci siamo dati di citarlo in questi termini. Ma se lo abbiamo fatto è perché da cittadini vogliamo, anzi esigiamo, che queste cose siano ad appannaggio dei migliori.