CAMORRA A CASERTA. Tre condanne nel primo processo sulla costruzione del parcheggio di via San Carlo

3 Dicembre 2022 - 16:24

Il figlio e la moglie dell’imprenditore Michele Patrizio Sagliocchi e il promoter finanziario Enrico Bilotta hanno subito una condanna a tre anni e dieci mesi di reclusione nel processo con rito abbreviato

CASERTA – È terminato il processo con rito abbreviato relativo all’inchiesta sul parcheggio di via San Carlo, a Caserta.

Sono stati condannati Emilio Bilotta, promotore finanziario, Vincenzo Sagliocchi e Raffaella Passarelli, alla moglie e il figlio dell’imprenditore Michele Patrizio Sagliocchi, che invece vedrà il prossimo procedimento celebrarsi con il rito ordinario.

Sagliocchi junior, Passarelli e Bilotta hanno ricevuto una condanna a tre anni e 10 mesi di reclusione, ritenuti colpevoli di reimpiego di denaro di provenienza illecita.

Come è noto, nel processo che si terrà con rito ordinario sono stati rinviati a giudizio Carmine Domenico Nocera, il progettista del bunker in cui il boss Michele Zagaria ha trascorso parte la sua latitanza, Franco Biondi, dirigente del comune di Caserta, accusati di corruzione, Michele Patrizio Sagliocchi, che avrebbe dato €200.000 ai due per essere agevolato nei permessi e accusato dalla Dda di Napoli di concorso esterno in associazione mafiosa, perché ritenuto vicino al boss Michele Zagaria.

Sotto processo si trova anche lo stesso capo della famiglia criminale e altri due imputati, Teresa Capaldo e Fabio Fontana.

La vicenda riguarda la presunta infiltrazioni del clan dei casalesi, in particolare della cosca guidata da Zagaria, nei lavori di realizzazione del parcheggio interrato di via San Carlo, a Caserta.