MONDRAGONE. Invalido vive con 300 euro al mese: “Sono senza una casa, chiedo aiuto per me e la mia ragazza”
20 Marzo 2023 - 19:50
MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Una storia, quella di C.B. e la sua compagna, come tante altre da noi raccontate in questi anni, dove ci si affida al web per lanciare un appello.
Da mesi la coppia cerca disperatamente una casa ed un lavoro, ricerca divenuta ancora più ardua dopo il peggioramento delle condizioni di salute di uno dei due, invalido all’80%.
Dopo un soggiorno forzato al nord, la coppia ritrovatasi nuovamente senza un tetto, è stata costretta a chiedere aiuto a dei parenti ed è vergognoso che due persone, di cui una con uno stato di salute precario, siano costrette a vivere in maniera itinerante per assicurarsi un posto letto.
Abbiamo accolto la richiesta di aiuto di C. e pubblichiamo la lettera che ci ha ha inviato con la speranza che qualcuno, dal cuore generoso, possa andare in loro soccorso.
‘Buongiorno Maria Assunta, la ragione per la quale ti contatto è che ho bisogno del tuo aiuto per lanciare un appello. Lo scorso novembre ho dovuto lasciare la casa in cui abitavo assieme alla mia compagna a causa dell’eccessiva umidità con conseguente trasferimento al nord dove abbiamo trovato ospitalità presso l’abitazione di mia suocera, ma per ovvie ragioni, non è stato possibile stabilirci in quel luogo e siamo ritornati a Mondragone è viviamo dai miei genitori. Possiedo una invalidità dell”80% e percepisco 300€ al mese di pensione, una cifra che non ci consente di certo di vivere in maniera dignitosa, per cui abbiamo bisogno di un lavoro. Intanto sono riuscito ad ottenere un incontro con il sindaco Francesco Lavanga sperando che possa aiutarci in qualche maniera. Non ho grandi pretese, mi basterebbe anche un monolocale/bilocale. Mi sono rivolta a te affinché attraverso il giornale con cui collabori, la mia richiesta di aiuto possa giungere a quante più persone possibili”.
Speriamo vivamente che le parole di questo uomo possano arrivare a quanti potrebbero davvero dare un aiuto concreto. C. e la sua compagna chiedono semplicemente quell’ “essenziale” che ogni paese civile dovrebbe garantire ai suoi cittadini.