CASSAZIONE. Dopo 25 anni c’è la verità sulla morte del giovane Paolo Letizia: condanna definitiva per Cicciariello
6 Luglio 2018 - 09:17
CASAL DI PRINCIPE (TP) – Ieri sera, poco prima della mezzanotte, è stato comunicato il verdetto definitivo dei giudici della Cassazione per uno dei killer di Paolo Marco Letizia. Confermata la pena a 30 anni per Francesco Schiavone alias Cicciariello. La versione del boss non è stata considerata credibile.
Il super padrino, che ha raccontato di essere arrivato dopo il delitto e di non aver avuto nessun ruolo, invece, il ruolo lo ha avuto, secondo i giudici della Suprema Corte .
“Seppi – così racconta il pentito Francesco Della Corte – che Paolo era stato torturato nel tentativo di fargli confessare il suo legame con i bardelliniani”.
“Dopo averlo ammazzato – aggiunge ancora il pentito – Cicciariello gli passò sopra con il trattore”. Il cadavere di Paolo Letizia non è mai stato ritrovato. La sentenza di ieri sera sancisce che Letizia fu punito dalla nuova cordata criminale dell’epoca Schiavone Bidognetti perchè considerato autore di rapine nel territorio e amico di Antonio Salzillo nipote del boss Bardellino. Il fratello di Paolo, Amedeo Letizia, attore e produttore cinematografico, ha anche scritto un libro intitolato “Nato a Casal di Principe, una storia in sospeso”. Venticinque anni dopo, una lama di luce rende meno oscuro il mistero di quel giovane che amava la bella vita, sparito nel nulla una sera di settembre.
Nel collegio difensivo gli avvocati Pasquale Diana e Carlo De Stavola.