CASERTA. SCANDALO AL PARCHEGGIO POLLIO. I Dresia, amici di Carlo Marino, fanno fuori dal progetto milionario la società pignorata che deve 380 mila euro alla città. E si prendono tutto con quella dell’estetista figlia di Adelina
27 Giugno 2023 - 21:30
CASERTA (luigi vincenzo repola) – Bravi. C’è poco da aggiungere.
Perché bisogna fare i complimenti a Biagio e Nicola Dresia, alla sorella, Adelina Dresia, al marito di questa, Gaetano Scarpato, alla figlia di Adelina Dresia, ovvero Katia Cicatiello, e a Carlo Marino, referente politico della famiglia casertana che da sempre gestisce i parcheggi nel capoluogo e che ha avuto proprio Scarpato come suo candidato alle elezioni del 2016 (LEGGI QUI).
Ma bravo anche al dirigente che ha seguito la procedura di Project Financing per il nuovo parcheggio Pollio, il sempiterno ingegnere Franco Biondi e all’assessore alle Attività Produttive Emiliano Casale, il quale un anno e mezzo fa se ne uscì con un’improvvida dichiarazione sul destino del parcheggio proprio a questo giornale.
Bravi perché non era affatto facile far scomparire del tutto da un project financing, ovvero da un progetto di opere di interesse pubblico finanziate da un privato, proprio il soggetto proponente dello stesso piano. E invece.
C’è da dire che i Dresia già erano esperti di operazioni di magia simili. Una decina di anni fa, infatti, quando erano gestori del parcheggio Pollio con la Cooperativa Caserta Nuova,
I Dresia, poco dopo, fecero nascere dalle sue ceneri una nuova impresa, proprio la Sea Services che per un decennio o poco meno ha gestito il parcheggio alle spalle della Reggia di Caserta.
Mettiamo un po’ d’ordine
Alla fine del 2021 la società Sea Services srl aveva proposto al comune di Caserta un progetto di riqualificazione e gestione dell’ex caserma Pollio.
Un parcheggio con servizi dedicati al turismo tra cui un ristorante, una sala conferenze, negozi e attività varie annesse.
I Dresia avrebbero compiuto dei lavori di circa 600 mila euro e, in cambio di questo investimento, puntavano ad aggiudicarsi la gestione di questo spazio per vent’anni con i relativi guadagni per le attività connesse di cui sopra.
Improvvisamente però, nel novembre scorso, esce fuori dalla proposta di aggiudicazione pubblicata dal comune di Caserta di questo progetto di finanza che come società a capo del raggruppamento temporaneo c’è un’impresa neonata e sconosciuta: la Adeka Parking.
Il dirigente Franco Biondi nella determina di proposta di aggiudicazione dello scorso novembre non la cita, ma poi, nel verbale di gara, viene segnalata quale concorrente principale questa Adeka.
Ma da dove è uscita? L’impresa con sede a Caserta, in via Neroni, viene attivata nel febbraio 2022, ovvero tre mesi dopo la proposta della Sea Services di un progetto nella caserma Pollio. Per la serie la carne sopra e maccheroni sotto.
Un’estetista padrona della caserma Pollio
Ma di chi è questa società? La legale rappresentante dell’impresa è Katia Cicatiello, una ragazza nata il 19 luglio del 2000 e che di lavoro fa l’estetista.
Inevitabilmente, ci chiedemmo se lavorare nel beauty è un’attività molto remunerativa, visto che puoi costituire dal nulla una società e vincere un appalto dal valore di 7 milioni, perché questo è il giro di affari attorno alla riqualificazione della Pollio.
Una spiegazione ci arrivò dallo stato di famiglia della giovane: Katia Cicatiello è la figlia ad Adelina Dresia, componente dell’omonime storica famiglia, e moglie di Gaetano Scarpato, l’amministratore unico della Sea Services.
A questo punto, poi, ci venne poi un dubbio: ma non è che Sea Services dei Dresia rischia di finire come la vecchia Cooperativa Caserta Nuova, ovvero una società uccisa a forza di debiti, sostituita nella gestione del parcheggio Pollio dalla nascita di una impresa sbucata dal nulla, ed è per questo che hanno mandato avanti Adeka Parking?
Il rischio di una Coop. Caserta Nuova – Parte II
In un articolo dello scorso novembre (LEGGI QUI) segnalavamo il rischio che il debito contratto dalla Sea Services nei confronti del comune di Caserta – una cifra che nel mese di giugno 2022 si attestava sui 380 mila euro – rischiava di non essere mai pagato perché la società, senza i lauti introiti della Pollio, si poteva trovare in una condizione di fallimento e i creditori, ovvero i casertani, ma anche eventuali fornitori e dipendenti (quest’ultimi costretti a mesi di cassa integrazione dai Dresia – LEGGI QUI), potrebbero fare la fine dei poveri fessi, senza vedere più un soldo.
Era un’ipotesi, una possibilità che, però, restava comunque nel novero dei se e dei ma, visto che la Sea Services era ancora all’interno del progetto della nuova Pollio e quindi avrebbe ricevuto denaro. E quindi avrebbe potuto pagare i creditori.
I nostri dubbi (che già erano molto forti sulla legittimità dell’intero progetto – CLICCA QUI PER IL FOCUS) sulla questione si erano poi fermati a novembre dunque con l’articolo sull’estetista milionaria. Da quel giorno, infatti, non si è saputo più nulla di questa gara, fino a una determina di aggiudicazione con declaratoria di efficacia pubblicata nelle scorse ore dal comune di Caserta, ad oltre un mese di ritardo dal momento in cui è stata firmata, ovvero il 5 Maggio scorso.
In questo documento si segnala come venga aggiudicato in maniera definitiva il progetto di riqualificazione della Pollio al raggruppamento di imprese guidato dalla società Adeka Parking della figlia di Adelina Dresia.
Ma se questa situazione, in teoria, dovrebbe essere la cosa più importante all’interno del documento, la determina ci fa scoprire molto altro.
Un finale inaspettato (sic!)
Leggendo testualmente il documento, infatti, veniamo a conoscenza che il 12 dicembre scorso l’Agenzia delle Entrate ha inoltrato una procedura esecutiva di atto di pignoramento dei crediti verso terzi nei confronti della Sea Services. Così scrive Franco Biondi nel documento, senza citare che tra quei terzi creditori, anche se non pignorante, c’è proprio il comune di Caserta, ente di cui, in teoria, da funzionario dipendente, dovrebbe curarne gli interessi.
Questo atto di pignoramento, come previsto dall’articolo 80, comma 5, lettera B del Codice degli Appalti provoca l’esclusione dalla procedura di appalto dell’operatore economico.
Per non perdere l’appalto per la Riqualificazione della Pollio, quindi, la Sea Services doveva essere fatta fuori, proprio la società proponente andava esclusa dal project financing. C’era un bisogno di un sacrificio stile Bruce Willis in Armageddon.
Ora, se noi vogliamo ritenere che questo sia un caso, che non sia stato premeditato, che non si sia scelto di far succedere ciò che è avvenuto per la Cooperativa Caserta Nuova, ovvero il fallimento di una società indebitata (sicuramente con il comune di Caserta ma, visto l’atto di pignoramento, anche con altri creditori pubblici) si può fare, non c’è problema.
Ma immaginare che questa vicenda sia successa in maniera totalmente casuale per due volte in dieci anni, un destino cinico e baro tale e quale per due imprese che fornivano e lo stesso tipo di servizio, la gestione parcheggio Pollio, un fato avverso agli stessi proprietari delle due società, ovvero la famiglia Dresia, significa voler davvero mettersi il prosciutto davanti agli occhi e non rendersi conto che qualcosa di strano sta succedendo attorno a i Dresia, al loro protettore politico, Carlo Marino, e al parcheggio Pollio.
Perché, alla fine, quello che temevamo da mesi è poi successo. La Sea Services è stata esclusa dalla organizzazione del raggruppamento vincitore della riqualificazione del parcheggio alle spalle della Reggia di Caserta, come consigliato dalla stessa amministrazione del 28 marzo 2023 con una PEC alla quale la stessa Adeka Parking risponde 24 ore dopo, segnalando di aver fatto proprio quello che viene “consigliato” dal comune di Caserta, ovvero escludere la società Sea Services dal raggruppamento di imprese e condannandqo praticamente a morte il credito di 381 mila euro dei casertani da pagare dalla famiglia di imprenditori.
Sostanzialmente, in maniera dolosa o colposa, i Dresia hanno fatto succedere la stessa cosa che è avvenuta 10 anni fa con la Cooperativa Caserta Nuova.
La società indebitata è estromessa dalla gestione del parcheggio. Ciò provoca inevitabilmente il fallimento, visto che Sea Services non avrà più attivo, guadagno (e, invece, se li avrà, saranno bassissimi rispetto a quanto poteva incassare dalla Pollio), così bruciando una somma di centinaia di migliaia di euro di debito nei confronti del comune di Caserta, nei confronti degli stessi casertani che hanno votato l’amministrazione che ha permesso tutto ciò, oltre che ad eventuali creditori quali quali fornitori e dipendenti.
Bravi tutti. Anche agli ignavi e/o incapaci
E allora per forza dobbiamo fargli i complimenti, dobbiamo applaudire alla bravura dei Dresia, di Biondi, di Marino e di Casale che sono riusciti a far capitare l’unica cosa che non doveva succedere attorno alla vicenda Pollio.
Ma tutto ciò non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato il “necessario supporto” dei consiglieri comunali di Caserta, quelli di maggioranza, ma soprattutto quelli di opposizione, i quali hanno completamente abbandonato, subappaltato a questo giornale l’attività di vigilanza e controllo sull’amministrazione (sull’operato della magistratura inquirente non ci dilunghiamo in questo momento visto che il direttore Gianluigi Guarino ha già spiegato bene la sua posizione e quella di CasertaCe in diverse occasione).
Perché la voce di un possibile accompagnamento al fallimento della Sea Services, ripetiamo, doloso o colposo, non è un nostro compito stabilirlo, sta girando da almeno da novembre 2022.
E non è che lo scriviamo da mesi perché noi di CasertaCe abbiamo degli insider, qualcuno che ci gira delle buste con scritto top secret e dalle quali scopriamo i misteri più nascosti. Semplicemente, sembrerà strano, noi leggiamo e interpretiamo gli atti e i documenti pubblicati dal comune di Caserta.
E allora, citando Elodie, le cose sono due: o i consiglieri comunali di maggioranza, ma soprattutto di opposizione, al comune di Caserta non hanno capito ciò che è stato scritto e quindi sono persone incompetenti, ovvero che non hanno la competenza per fare il lavoro di rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni, oppure, se ne sono resi conto e non hanno detto nulla, sono ignavi. Delle due, scegliete voi di che morte morire.
Di tutta questa storia ci sono alcune cose molto probabili e altre certe, alla fine.
Molto probabile è che i creditori della Sea Services non vedranno un euro nei prossimi anni. Certo, invece, è che i Dresia continueranno a gestire almeno fino al 2045 (più o meno) il parcheggio Pollio come stanno facendo già da vent’anni con il beneplacito del loro politico di riferimento, il sindaco di Caserta Carlo Marino.