Matricidio a CAPODRISE. Disposta l’autopsia sulla donna. Il figlio controllato a vista in carcere per evitare gesti estremi

15 Novembre 2023 - 13:38

Date le sue assai precarie condizioni di salute. Il 29enne ha da subito dichiarato il suo pentimento

CAPODRISE – In attesa che compaia dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari Francesco Pumitallo, 29 anni di Capodrise, che ha ucciso ieri per strangolamento la propria madre Patrizia Vella Lombardi (conosciuta con il nome di Rosa) originaria di Marcianise di 56 anni, il Pubblico Ministero dott. Giacomo Urbano ha sequestrato la salma della povera vittima e ha ordinato l’esame autoptico, cui presenzieranno gli avvocati di Francesco Plumitallo Raffaele e Gaetano Crisileo.

Come perito medico legale è stato nominato dal PM il dott. Omero Pinto dell’Azienda Universitaria di Caserta, dove si svolgeranno tra domani e dopodomani gli accertamenti sul corpo di Rosa per accertare le cause della morte e per riscontrare se la versione data dal giovane durante l’interrogatorio con il PM sia vera, ossia che la morte è avvenuta per strangolamento.

Il giovane attualmente si trova in un reparto speciale del Carcere di Santa Maria Capua Vetere ed è controllato a vista dalla polizia penitenziaria in quanto si teme che – date le sue assai precarie condizioni di salute – potrebbe compiere un gesto di autolesionismo.

Francesco, in cura da tempo presso il Centro di Igiene Mentale di Marcianise, e prima da un noto psichiatra di Casagione, nell’immediatezza del gesto mortale compiuto ha chiamato la polizia e poi alla presenza del pubblico ministero dott. Giacomo Urbano e dei suoi legali gli avvocati Crisileo ha reso al Magistrato del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere la propria confessione.

Francesco, in lacrime, pentitosi per il gesto estremo compiuto ai danni della propria madre, ha ricostruito la scena dell’omicidio singhiozzando e dicendo di averla strangolata prendendola per un braccio e che il tutto era avvenuto in un momento di raptus e di confusione mentale in cui non aveva “capito più nulla”.

Ha dichiarato di non essere in sè perché ieri mattina non aveva assunto i farmaci che gli aveva prescritto il medico del DSM. Egli ha aggiunto che da tempo era in cura presso il Centro di Igiene Mentale di Marcianise e contemporaneamente presso un noto psichiatra di Casagiove.

Si è al momento in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto e di una eventuale ordinanza di custodia cautelare in carcere. Intanto è stata sequestrata salma della povera vittima e dopo l’espletamento dell’autopsia verrà fissata la data dei funerali.