RIFIUTI A CASERTA. Dipendenti sul piede di guerra contro ISVEC. La nuova gara come Sanremo: i grandi nomi e vecchi leoni. E la società del processo a Carlo Marino…

9 Dicembre 2023 - 11:36

I lavoratori preparano azioni contro la società ischitana. Ci sono tre ditte che a vederle qualcuno (Vallarelli?) potrebbe seriamente emozionarsi

CASERTA – Dei grandi ritorni, come l’Albano a Sanremo di pochi anni fa.

In attesa del comune di Caserta pubblichi i verbali di gara del procedimento per aggiudicare il servizio della raccolta urbana della durata di un anno e dal valore di 12 milioni, inizia ad uscire qualche nome notissimo delle società che si sono presentate.

Si tratta del cantiere che attualmente è gestito dalla Isvec che, dopo i primi mesi di luna di miele con i dipendenti, sta avendo un po’ di problemi con i lavoratori, con pagamenti arretrati, mancata erogazione dei buoni pasto da mesi e dipendenti che si lamentano dei mezzi, ritenuti quantomeno vetusti.

La paura di molti lavoratori, soprattutto a pochi giorni dal Natale, è quello di ricevere i pagamenti dello stipendio e della tredicesima ritardati o spezzettati, come è avvenuto per il mese di novembre, visto che dalla Isvec avrebbero spiegato ai dipendenti che i pagamenti saranno completati solo quando i bonifici del comune di Caserta arriveranno sul conto e non un minuto prima.

Tutto ciò è presente anche in un comunicato che i sindacati hanno mandato al comune di Caserta, alla ditta e alla prefettura, in vista di una possibile manifestazione per fine dicembre.

Tornando alle ditte che si sono proposte per sostituire la Isvec, tra le partecipanti ci sarebbe proprio la stessa società di Ischia, ma non solo.

Un altro ritorno a Caserta potrebbe essere quello di Ecocar della famiglia Deodati, la cui esperienza in città definirla travagliata è dir poco.

A bussare alla porta del dirigente Franco Biondi è arrivata anche la Energeticambiente, ovvero il cavallo su cui aveva puntato Carlo Savoia nella gara truccata da 116 milioni di euro che ha inguaiato il sindaco, l’ex dirigente in pensione Marcello Iovino e il funzionario, richiamato in servizio dal sindaco nonostante la quiescenza, Pippo D’Auria, al quale fu trovata una mazzetta con circa €5000 in contanti nascosta in casa.

Su questa storia si sa ormai già tutto o quasi e il processo che vede coinvolto l’imprenditore di Sant’Arpino, il sindaco e i due dirigenti va avanti in maniera lentissima al tribunale di Napoli.

A chiudere questo viaggio dei ricordi sarebbe arrivata anche un’impresa legata all’imprenditore di Torre del Greco Beniamino Sabatino.

Non dovrebbe trattarsi della vecchia Ecologia Saba, ditta che a Caserta ha lavorato e che in passato è stata colpita da interdittiva antimafia.

La Ecologia Saba, infatti, è stata dichiarata fallita nell’aprile del 2014 e la procedura è giunto praticamente al fischio finale al tribunale di Avellino.

Immaginiamo le emozioni forti provate dell’attuale presidente del cda di ISVEC, Peppe Izzo, e da Sirio Vallarelli, che ha subito da Ivano Balestreri, patron della società ischitana dei rifiuti, una specie di ridimensionamento.

Per entrambi, infatti, Ecologia Saba o simili e Ecocar sono nomi che fanno affiorare momenti di un passato forse migliore, soprattutto per il Vallarelli. Anche se il passato, per colpa della nostalgia, pare sempre migliore.

Non sappiamo quale sia il nome preciso dell’impresa dell’imprenditore torrese e lavoreremo in questi giorni per avere maggiori informazioni.

Dovremmo farlo da soli perché se aspettiamo che il comune di Caserta pubblichi i documenti sul suo portale telematico degli appalti, stiamo freschi, visto che ci sono gare aggiudicate da milioni di euro (asili e Pnrr?) di cui ancora non si può conoscere nulla, figuriamoci se nella cucina degli orrori abbiano il tempo di aggiornare passo passo le procedure di questo appalto per il servizio rifiuti.

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