I NOMI. Condannati i fratelli imprenditori del caffè. Ma la Cassazione (con rinvio) annulla

25 Maggio 2024 - 15:19

CASTEKL VOLTURNO – La quinta sezione della Corte di Cassazione ha annullato la condanna, col rinvio ad altra sezione della Corte di Appello, che nel settembre 2022 aveva colpito gli imprenditori del caffè Andrea e Pasquale Seddio.

Ai due fratelli è stato contestato il reato di concorso esterno rispetto alle attività del clan di camorra di Giugliano, i Mallardo.

Secondo l’accusa della Direzione distrettuale antimafia, il marchio Seddio riusciva ad avere un importante capacità di vendita tra Giugliano e comuni limitrofi grazie all’interessamento del clan.

La società sarebbe entrata anche nell’area del casertano a seguito di un accordo preso anche con il clan dei Casalesi. Secondo i pentiti, tra cui Gaetano Vassallo, questo patto fu cementato con il trasferimento dello stabilimento di torrefazione a Castel Volturno.

La difesa dei due imprenditori ha provato a sottolineare il fatto che il padre, assolto nel procedimento, lasciò l’impresa i figli e fu lui a prendere accordi con Felice Mallardo, storico capoclan.

Per i giudici della Cassazione, non è provato il delitto di concorso esterno dalla continuazione del rapporto tra la società dei D’Alterio, i nipoti del boss Mallardo, che operavano da grossisti per questa società di caffè, e i fratelli Seddio.

Per questo motivo, gli ermellini hanno chiesto una nuova valutazione ai giudici della Corte d’Appello con una sezione differente da quella che si è pronunciata in precedenza.