IL VIDEO E LE FOTO. Piombo sulle elezioni comunali, colpi di mitra a casa di Sandokan e del figlio Emanuele. Le immagini di Marilena Natale e alcune nostre chiavi interpretative

8 Giugno 2024 - 17:25

La neo consulente della commissione antimafia è sul posto da stamattina. Dalla sua bacheca Facebook abbiamo tratto le immagini e il primo video postati dopo la scorribanda notturna di chiaro stampo camorristico. C’è chi sogna di ricostituire anche l’ala militare del clan dei casalesi. E da questo punto di vista l’appello del sindaco Renato Natale andrebbe immediatamente raccolto dai candidati, anche se lo spirito che ha definito gli esiti delle due ultime campagne elettorali sembra essersi disperso, come lo stesso Natale ha ben capito, nel momento in cui tutti i componenti della sua giunta si sono divisi e oggi lottano l’uno contro l’altro per aggiudicarsi la fascia

CASAL DI PRINCIPE (Gianluigi Guarino) Difficile interpretare il messaggio camorristico inviato con il suono letale di proiettili micidiali, sparati, probabilmente con una mitraglietta, stanotte, a Casal di Principe.

Da un lato, infatti, non si può non considerare la connessione temporale che diventa, in questo caso specifico, anche logica, tra questa sventagliata di piombo e le elezioni comunali di Casal di Principe, urne aperte oggi a partire dalle 15, che hanno vissuto una campagna elettorale piuttosto complessa la quale, ai nostri occhi, è apparsa, ad un certo punto, come una sorta di “liberi tutti”, come una sorta di ritorno al passato dopo che, per due volte, la personalità, le caratteristiche etico-storiche di Renato

Natale erano riuscite a  tenere buoni certi mondi, certe persone che, per altro, hanno trovato posto anche nelle liste in appoggio a chi, nella giunta comunale, ha condiviso gli anni di Renato Natale, sentendosi a sua volta libero, oggi, di misinterpretare la sua politica  a partire dalla promozione di  una  diaspora che ha portato ad un tutti contro tutti sicuramente non positivo per la continuità di un certo modo di far politica.

Dall’altra parte un messaggio, forse ancora più potente, arriva dalla scelta del luogo in cui questi colpi sono stati esplosi: la collega Marilena Natale, neo consulente della commissione antimafia, è arrivata sul posto e ha cominciato a fare il suo lavoro pubblicando sulla propria bacheca Facebook delle foto ed un video emblematici.

Il commando ha dispensato gran parte dei suoi colpi a bordo di un’auto  in un luogo simbolico, ma allo stesso tempo ancora concretamente attivo, quella via Bologna dove c’è un pezzo della proprietà di Francesco Schiavone Sandokan, quello ereditato dal padre Nicola Schiavone e dunque non sequestrabile e confiscabile, dove è andato ad abitare il neo scarcerato Emanuele Schiavone che ha dato chiari segni di dissenso, di non condivisione della decisione di suo padre di diventare collaboratore di giustizia, decisione questa da molti interpretata  come un atto di generosa volontà di salvarlo da una vita da criminale.

E allora quei colpi di pistola possono essere stati esplosi da una camorra vecchia o giovane che si sente tradita dal pentimento del capo dei capi? O invece  questa camorra ha voluto avvertire Emanuele Schiavone, che, una volta venuto meno il prestigio simbolico di Francesco Schiavone Sandokan, non può assolutamente accampare pretese di comando e di controllo di attività criminali? E magari allargando l’ ipotesi interrogativa a colpire è stato uno o più dei  gruppi sparsi sul territorio, non ancora forti, non ancora organizzati, ma che pretendono di continuare “a far camorra” come quella sventagliata di proiettili dimostra, sviluppano e vogliono sviluppare sempre di più, difendendo i propri spazi da possibili volontà unificatrici che Emanuele Schiavone, potrebbe magari pretendere di realizzare, sotto  le insegne di un cognome che, dopo il pentimento di Sandokan, non è più percepito come criminalmente sacro e che, al contrario, invece, per tanti epigoni dei camorristi di un tempo, non conta, oggi, più nulla?

Le cronache che arrivano da Casal di Principe da Marilena Natale possono indurre un osservatore a ritenere che quella sventagliata di mitraglietta o di kalashnikov si raffiguri come “tutto un po’ di queste ipotesi “. Della serie, pariamo in via Bologna e lo facciamo nella notte delle elezioni comunali per ottenere il massimo dello share, il massimo dell’attenzione, in modo che, chi corre per l’amministrazione di Casal di Principe, sappia che, di qui a poco tempo, dovrà fare i conti con noi.

Da questo punto di vista, ha ragioni da vendere l’appello formulato stamattina (CLIKKA E LEGGI) da Renato Natale che chiede parole chiare da parte di chi si sta candidando. Non parole di circostanza, ma impegni già enunciati e pubblicamente diffusi affinchè un passato di barbarie non riprecipiti Casal di Principe nel baratro della vergogna nazionale e internazionale.

Perché, e questo lo aggiungiamo noi a integrazione delle parole del sindaco ancora in carica, la camorra non è solamente piombo, non è solamente violenza materiale. La camorra è ignoranza, la camorra semina arretratezza morale che diventa mentale e materiale. Ed è per questo che, tra il serio e il faceto, nella video intervista concessaci dalla Natale (CLIKKA E GUARDA), abbiamo voluto pubblicare un breve stralcio di una canzone di un neo melodico troglodita, di cui non conosciamo il nome, e né ci teniamo a conoscerlo, usato come colonna sonora da una giovane ragazza, candidata a queste elezioni che ritiene un messaggio accettabile quello di un tizio il quale,  a sua volta, ritiene la criminalità, e dunque la camorra,” una grande tentazione”, non facendo seguire questo verso da parole che spingano se stesso e tutti quelli che la canzone ascoltano, a compiere ogni sforzo e a compiere tutto quello che serve, a partire da studi seri e regolari, a partire da studi in cui la totale ignoranza viene coperta, con tanto di concessioni di diplomi e lauree totalmente immeritate ed elargite spesso da istituzioni scolastiche private dove questi diplomi e queste lauree si comprano, da raccomandazioni dirimenti che, della camorra , rappresentano il terreno fertile per proliferare a Casal di Principe e non solo.