AVERSA. ‘ANNAMO BENE. Il Clinton e l’Obama della politica normanna, Oliva e Innocenti, festeggiano l’ingresso della città nell’ex Consorzio Idrico. A che titolo? Viva la pasta e fagioli…

5 Luglio 2024 - 19:42

La notizia è già di dominio pubblico in città. Si sarebbero addirittura già visti con il presidente Di Biasio, ma il sindaco (?) Matacena lo sa?

AVERSA (g.g.) – Beh, il dinamismo sicuramente non farà difetto a pezzi significativi dell’amministrazione comunale di Francesco Matacena.

Dinamismo scalpitante perché, francamente, non si sa a che titolo Alfonso Oliva e Giovanni Innocenti, coppia ritrovata sotto il cappello, anzi, il sombrero protettivo di Giovanni Zannini, si siano occupati in questi giorni, come lo stesso Oliva ha raccontato a qualche persona ad Aversa, del clamoroso ingresso della città normanna nel capitale dell’ex Consorzio Idrico, oggi ITL Spa.

Attenzione, qui non siamo ancora dentro all’obbligo che dovrebbe toccare tutti i comuni della provincia di Caserta, appartenenti all’ambito territoriale ottimale delle risorse idriche, di utilizzare i servigi del concessionario, peraltro ancora pesantemente sbu judice per i circostanziati e articolati ricorsi al Tar presentati dal alcuni comuni, ma soprattutto dall’Autorithy nazionale per la concorrenza e il mercato, o Antitrust che dir si voglia, finalizzati ad ottenere la revoca della concessione attribuita dall’Ente Idrico Campano all’Itl.

Qui stiamo parlando invece di un ingresso nel novero dei comuni soci. Ed è chiaro che Oliva e Innocenti siano stati spediti da Giovanni Zannini verso il presidente Pasquale

Di Biasio.

Ora, qualcuno potrà obiettare: ma a che titolo si muovono in nome e per conto dell’amministrazione comunale Oliva e Innocenti?

Due che, tra le altre cose, hanno avuto o hanno ancora pesanti connessioni con CITL. Oliva destinatario in passato di centinaia e centinaia di migliaia di euro in incarichi professionali dal Consorzio Idrico (LEGGI QUI); Innocenti addirittura dipendente dello stesso consorzio, grazie a Zannini e grazie ad una procedura a dir poco, ma davvero a dir poco dubbia, da noi confutata a lungo, sulla scorta di una sentenza di un giudice del lavoro del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, divenuta poi autorevolmente giudice della corte di Appello di Napoli, che qualche anno fa aveva negato ad alcuni dipendenti del CITL a tempo determinato la stabilizzazione e dunque l’assunzione a tempo indeterminato, affermando senza se e senza ma che il Consorzio fosse indiscutibilmente un ente pubblico in cui, Costituzione alla mano, si entra a tempo indeterminato solo per concorso.

Esattamente il contrario di quello che è capitato a Innocenti e ad altri zanniniani di ferro, anche grazie all’evanescente atteggiamento di un altro giudice del lavoro sammaritano, il quale ha smentito totalmente ciò che la sua collega, che proprio sprovveduta non era, dato che è finita in corte di Appello, aveva sentenziato.

Oggi l’unica carica perfettamente legittimata, in quanto proclamata, è quella del sindaco Francesco Matacena. Oliva non è nemmeno consigliere comunale eletto, ma già dicono che giri con un foglio (figuriamoci, tra tutti e due) contenente la firma di Zannini in cui il consigliere regionale prima delle elezioni si è impegnato a farlo nominare vicesindaco, confermando di considerare Matacena un optional, un soprammobile, poco più, poco meno.

Innocenti è stato eletto in consiglio comunale ed è stato anche il più votato. Ma come sanno anche i bambini di due anni, la prima seduta è quella che sancisce, attraverso la proclamazione, l’entrata reale in funzione dei poteri e delle competenze dei consiglieri comunali.

Sì, questa coalizione, ci rivolgiamo a Matacena che è un professionista noto di cui tanti parlano bene, è destinata ad essere una roba a “pasta e fagioli”. E allora può anche capitare che in questi giorni, senza sapere letteralmente né leggere e né scrivere, come si suol dire, Oliva e Innocenti possano girare per Aversa, affermando di aver avuto già l’okay da Pasquale Di Biasio per l’ingresso della città normanna in ITL.

Ultima domanda. Ma il sindaco Francesco Matacena sapeva di questa cosa? Mah.