Dda e Procura di Napoli Nord indagano consiglieri e assessori (tutti rieletti) dell’ultima Amministrazione. Fatture pagate tre volte per lo stesso lavoro scolastico

7 Luglio 2024 - 12:26

Ed ecco il prevedibile paradosso: l’inchiesta attivata da un esposto della minoranza di Alfonso Oliva, oggi abbracciato, sotto alle insegne di Giovanni Zannini, agli Innocenti, Sagliocco, Olga Diana e company

AVERSA (g.g.) – Un tempo capitava nelle ASL casertane. Ce n’erano due, la Caserta 1 e la Caserta 2 e fioccavano ricette e fatture, pagate due anche tre volte nonostante fossero relative alla medesima prestazione.

Una mega truffa di cui hanno fatto le spese solamente pochissime persone, quelle più sprovvedute, quelle che a un certo punto non si sono blindate dietro alle “conoscenze autorevoli”, ma soprattutto quelle che sono riuscite sempre a mascherare con abilità le loro attività illegali.

Persone abili quanto spregiudicate che oggi ci troviamo anche al vertice di importantissime istituzioni politico amministrative di Caserta e provincia.

Una roba del genere si sarebbe verificata ad Aversa e su di essa é stata aperta un’indagine da parte della DDA e della procura della Repubblica di Napoli Nord che ha tutti i suoi fisici insediamenti nella città normanna.

L’inchiesta riguarderebbe tre, forse quattro consiglieri comunali e assessori della precedente consiliatura, tutti confermatissimi ad esito delle recenti elezioni, quella capitanata dal sindaco Pd Alfonso Golia, ma controllata politicamente dall’intesa tra il consigliere regionale Giovanni

Zannini e l’esponente del PD, ritornato da due anni a Montecitorio, Stefano Graziano.

Un fatto paradossale è costituito dall’origine di questa indagine, arrivata con ogni probabilità, da un esposto presentato alla Procura della Repubblica della città normanna dagli esponenti dell’allora opposizione che aveva in Alfonso Oliva il suo maggiore rappresentante.

Questa indagine andrebbe a colpire, insomma, personaggi che, con Alfonso Oliva hanno costituito un’alleanza, quella che ha consentito a Francesco Matacena di diventare sindaco di Aversa sotto le insegne e la potentissima egida politica di Giovanni Zannini che di Oliva, da lui assorbito e fagocitato, è diventato riferimento indiscusso. Oliva è, dunque, appassionatamente abbracciato a Giovanni Innocenti, primo eletto alle elezioni di giugno, a Francesco Sagliocco, a Olga Diana (duemila e passa voti in tre) e compagnia.

Questa indagine e i clamorosi risvolti che potrebbe determinare sarebbe la dimostrazione plastica, palmare della sesquipedale incoerenza che ha connotato la vita politica le scelte di alcuni attori locali che per cinque anni hanno fatto dura opposizione nei confronti dell’area di Zannini e che oggi si trovano ad essa abbracciati e sottomessi.

Nel dettaglio, i lavori li guarderebbero una coibentazione bituminosa realizzata su una scuola comprensiva aversano.

Lavori che sarebbero stati pagati per ben tre volte alla stessa ditta, nonostante l’intervento fosse stato realizzato in un singolo intervento.