CASERTA. Come se nulla fosse successo: Marino riconsegna la città a Franco Biondi. Ecco perché secondo noi, lo fa sfidando la magistratura

8 Luglio 2024 - 20:22

Non regge la scusa legata al fatto che questi sono i dirigenti a disposizione; non regge la ragione del probabile spostamento dei Lavori pubblici da Biondi a Vitelli. Il primo cittadino prova a distrarre con le chiacchiere su giunte tecniche con personaggi di alto profilo. Ma l’amministrazione reale è tornata esattamente ad essere quella che è sempre stata. E’ tornata ad esserlo un nano secondo dopo la decisione assunta dal Riesame di rimettere in libertà il super dirigente Biondi.

CASERTA (g.g.) Non sappiamo se nella precedente distribuzione delle deleghe ai dirigenti, i Lavori pubblici fossero stati già attribuiti a Luigi Vitelli. Per cui non possiamo affermare se questa assegnazione, ufficializzata oggi da un decreto del sindaco Carlo Marino, rappresenti una novità o meno, rispetto alla configurazione passata.

Questa premessa andava fatta per precisione formale. Ma, ammesso e non concesso che si sia trattato di un cambiamento, Gattopardo aiutaci tu. Perché trattasi della proverbiale “lavata di faccia”. Intanto, perché Luigi Vitelli è comunque indagato per gli stessi reati che hanno portato agli arresti domiciliari Franco Biondi, liberato solo qualche giorno fa del tribunale del Riesame.

Luigi Vitelli è arrivato al Comune di Caserta per espressa volontà di Franco Biondi e a questi è strettamente connesso da un punto di vista professionale e da un punto di vista personale. Ma è il nocciolo duro delle deleghe che Marino attribuisce a Biondi, il segno chiaro di una volontà di riprendere un discorso da dove si era interrotto: l’Urbanistica, lo Sportello unico per l’edilizia, significa Macrico e significa quella ciofeca francamente sconfortante, in quanto vede coinvolti anche gli organismi della Diocesi di Caserta, che abbiamo raccontato per filo e per segno (CLIKKATE QUI,

ma clikkateci davvero, per leggere l’ennesima mostruosità stavolta chiamata Macrico). E poi le Attività produttive, e poi i Servizi sociali, l’edilizia privata, che con il già citato Sue, significa potere di vita o di morte su ogni permesso a costruire, su ogni scia. E, ancora, Suap, Polizia amministrativa, Politiche giovanili, ecc.

Carlo Marino potrebbe dire: ma questi sono i dirigenti che ho, a chi devo darle queste deleghe? Ma perché Giovanni Natale, cugino del sindaco, dato che sta lì e dato che è stato arrestato esattamente come lo è stato Franco Biondi, non poteva assumerne alcune? Leggete un po’: Servizi demografici, statistica, sport e Attività ludiche – e sottolineiamo ludiche -, Protezione civile, Pubblica e privata incolumità e datore di lavoro. Ci manca solo la delega alle caramelle balsamiche e stiamo apposto.

Dunque, c’è una volontà di far controllare a Biondi i gangli vitali del Comune di Caserta. E, al di là delle chiacchere su azzeramenti, giunte tecniche, inserimenti di personalità, l’amministrazione reale è questa e il terreno su cui si misura il rapporto tra il sindaco Carlo Marino e le contestazioni giudiziarie che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere continuerà a sostenere a testa altissima, è costituito proprio da quello che il primo cittadino ha deciso di riattribuire a Biondi un nano secondo dopo il momento della decisione, assunta dal tribunale del Riesame, di rimetterlo in libertà.

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