CONFISCA A CLEMENTE IZZO. “Pericoloso, intraneo ai Belforte”. 30 milioni sotto sigilli scoperti anche grazie alla vacanza di lusso a Positano. L’ELENCO DEI BENI
25 Luglio 2024 - 14:05
Guardia di Finanza e Polizia di Stato questa mattina hanno compiuto il provvedimento, emesso dal tribunale Misure di prevenzione di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Dda di Napoli
SAN FELICE A CANCELLO – È stato presente nelle cronache casertane per molto tempo Clemente Izzo, imprenditore di 62 anni, originario di San Felice a Cancello, che stamattina ha subito una confisca di beni dal valore di 30 milioni di euro, con decreto emesso dal tribunale misure di prevenzione di Santa Maria Capua Vetere.
La misura è stata richiesta e ottenuta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e dalla Dia, mentre l’esecuzione è stata compiuta dalla guardia di finanza e dalla polizia.
Secondo i magistrati, Clemente Izzo è un soggetto da “pericolosità sociale qualificata, poiché intraneo al clan Belforte”. Imprenditore nei settori del cemento e della ristorazione, è stato condannato in Appello a 5 anni e 5 mesi di reclusione, pena confermata dalla corte di Cassazione, per concorso esterno al clan marcianisano.
Non si tratta del primo provvedimento nei confronti di Izzo. Già qualche anno fa diversi beni dell’imprenditore erano finiti sotto il controllo dell’amministrazione giudiziaria, con misura revocata nel dicembre del 2022.
Come raccontato già questa mattina, la confisca subita da Clemente Izzo ha un valore di circa 30 milioni di euro.
Se il provvedimento sarà confermato, passeranno allo Stato le due società di calcestruzzo dell’imprenditore, tra cui La Reggia CalcestruzzI, quote di altre due ditte, 62 beni immobili sparsi tra Caserta, Benevento, Salerno e Parma, tra cui abitazioni, terreni, industrie e una multi proprietà in Costiera Amalfitana, ma anche conti correnti, mezzi industriali e due Audi.
Il provvedimento di confisca si lega anche alla scoperta da parte delle forze dell’ordine del tenore di vita di Izzo, non congruente con la sua situazione reddituale. Attività lussuose, auto costose e una prenotazione in pratica senza soluzione di continuità in una suite di un noto albergo di Positano dal costo di svariate migliaia di euro.