Le orge dei frati francescani. Ciao Amigos e Tinder le piattaforme dove è scattata la scintilla tra il padre guardiano e Hassan, divenuto il selezionatore dei “ragazzi” e l’organizzatore

6 Agosto 2024 - 12:50

Tutto ciò emerge dalla denuncia, messa nero su bianco, nei verbali dei magistrati della Procura della Repubblica di Aversa Napoli Nord, che hanno chiesto e ottenuto il nome di fra Nicola Gildi e dell’altro religioso

TEANO/ROCCAMONFINA – Non solo terziari francescani, ma anche persone che padre Nicola Gildi, frate francescano arrestato insieme ad un suo confratello (CLICCA E LEGGI) aveva incrociato attraverso piattaforme specializzate in incontri: la molto conosciuta Tinder e la meno conosciuta, ma sicuramente dal nome più suggestivo, Ciao Amigos.

Ed è proprio su Ciao Amigos che padre Gildi ha familiarizzato, diciamo così, con Hassan, uno di quelli che poi hanno raccontato per filo e per segno nelle loro denunce le attività sessuali sfociate però in atti di violenza operata da esponenti del clan camorristico del Castaldo, come pensiamo di aver ugualmente ben spiegato nel già citato articolo di domenica scorsa.

Hassan ha raccontato agli inquirenti e ai magistrati della Procura di Napoli Nord che i due non sviluppavano solamente rapporti sessuali tra di loro, ma che Hassan assumeva il ruolo di organizzatore dei convegni carnali del frate, a cui piaceva, evidentemente, una presenza multipersonale, per dirla in parole più semplici, orgiastica.

Al riguardo, Hassan ha raccontato che queste orge si tenevano a casa sua, perché era lui a individuare i ragazzi, i quali venivano tenuti buoni, sempre attraverso il pagamento di una cifra.

Padre Gildi erogava una somma complessiva ad Hassan, ed era questi poi a pagare i partecipanti all’orgia 50 euro ciascuno.

Un sistema che il frate, molto noto in provincia di Caserta per essere stato padre guardiano nel santuario di Sant’Antonio a Teano, utilizzava da anni e che ha funzionato fino a quando questa scelta di coinvolgere un numero molto alto di soggetti non l’ha fatto inceppare, perché qualcuno ha pensato di riprendere e di registrare.