MONDRAGONE. Ci scrive Michele Conte: “Non è vero che voglio far fuori l’assessore Federico, Lisa Pagliaro è un’amica. E su mio padre…”. LA REPLICA DI CASERTACE

4 Agosto 2018 - 13:19

Caro Direttore  Gianluigi Guarino,  nel rispetto assoluto del suo lavoro di giornalista esperto e conoscitore delle dinamiche politico amministrative,  le chiedo gentilmente di pubblicare questa mia nota di replica e chiarimento all’articolo pubblicato sul suo giornale on line (casertace) in data 03.08.2018.  Considerato il chiaro riferimento che si legge nell’ultimo periodo dell’articolo in questione ad “ambienti vicini alle minoranze consiliari” (quali  fonti dichiarative da cui promanano alcune circostanze riportate) ritengo doveroso smentire quanto riferitole dalle stesse (le minoranze consiliari intendo) ed in particolare smentisco il fatto che il sindaco Pacifico si sarebbe determinato a chiedere le dimissioni all’assessore Antonio Federico per far si che quella poltrona sia poi occupata dal sottoscritto. Agli ambienti vicini alle minoranze che le hanno segnalato questo scenario inesistente  io devo dire che si tratta dell’ennesima falsità messa in campo proprio da chi dovrebbe semai ricordare che alcuni di quelli che siedono oggi nei banchi dell’opposizione ieri  – grazie anche ai voti miei e di mio padre – riuscirono a vincere le elezioni.  Questi “ambienti” pensano che la politica o meglio l’opposizione si faccia con la zizzania gratuita. Evidentemente fraintendono il proprio ruolo. Personalmente poi sono sostenitore dell’operato dell’Assessore Federico schierato in prima linea (con il sostegno di tutta la maggioranza) nel fronteggiare le complesse tematiche connesse alla delega più delicata tra quelle in campo e cioè la delega all’ambiente. Nessuno screzio con Lisa Pagliaro collega e amica di maggioranza impegnata nel suo ruolo di consigliere comunale. Quanto a me, sono e rimarrò consigliere comunale ritenendomi ben rappresentato dai componenti della giunta che tanto bene sta facendo per il rilancio dell’azione amministrativa che si era praticamente paralizzata negli anni scorsi. Quanto a mio padre, voglio far sapere (ma credo che tutti sappiano) che egli è completamente estraneo alle dinamiche politiche ed amministrative da anni ed in particolare dalla rottura del nostro rapporto con l’ex sindaco Schiappa, candidatura che proprio papà volle fortemente e che contribui significativamente a far vincere. Quanto alle sue vicende processuali, non posso aggiungere nulla se non ribadire che entro fine anno ci sarà la sentenza che farà finalmente chiarezza sui fatti in contestazione.

Mondragone 04.08.2018

Dr. Michele Conte

 

LA REPLICA DI CASERTACE. Gentile consigliere Conte, intanto la ringraziamo per aver compreso che CasertaCe è un giornale che premia il confronto che si esprime attraverso la dialettica. Quando una persona, un politico, un imprenditore, un privato cittadino replica e confuta un nostro articolo, ci fa felici e conquista la nostra stima. Questo vale sia per chi, come lei, consigliere Conte, si rivolge a noi con toni misurati, composti e garbati, ma anche quelli che ce le cantano di brutto.

Questo perchè è sempre meglio una sana e leale scazzottata, faccia a faccia, che l’esercizio, ampiamente praticato in questa provincia, della calunnia strisciante e delle querele che servono solo a farci perdere tempo.

Fatta la premessa, prendiamo atto delle sue posizioni. Vedremo se, come dice lei, il rapporto tra la sua area e quella dell’assessore Federico è veramente idilliaca o se esiste qualche mira intorno a quella poltrona. Valuteremo e ricontrolleremo la fonte per capire se il sindaco Virgilio Pacifico abbia avuto o meno un forte battibecco con l’appena citato assessore e poi con il papà della consigliera comunale Lisa Pagliaro con la quale lei dice di avere un rapporto di amicizia.

Conseguentemente cercheremo di appurare se la sua decisione di abbandonare l’aula consiliare dopo l’intervento della Pagliaro, piuttosto critico nei confronti dell’amministrazione di Ugo Conte, cioè di suo padre, sia stato frutto di un disappunto di tipo politico e anche personale o se, manco a dirlo, proprio in quel momento, un bisogno fisiologico abbia staccato lei dalla sedia.

No problem. I giornali, e il nostro lo fa, verificano e verificheranno affinchè le notizie siano il più possibile aderenti alla verità fattuale. I politici fanno i politici e quando lo fanno come Michele Conte, con la saggezza che trasuda da questa lettera, sono anche apprezzabili. I figli fanno i figli. Difendono i padri a spada tratta, anche a costo di dire qualche innocente bugia perchè Conte ha dimostrato, soprattutto negli ultimi tempi, di essere ben attivo nella politica e anche nelle cose dell’amministrazione.

Tra le altre cose, nessuna legge gli vieta di farlo. Il problema è di ordine politico e riguarda direttamente l’amministrazione comunale di Pacifico. Se Conte venisse condannato nel processo per reati attinenti a rapporti con la camorra, resterebbe, per noi di CasertaCe e per tutti i codici, un non colpevole perchè quella sarebbe solo la sentenza di primo grado.

Ma politicamente gli effetti sarebbero ben diversi. Perchè se una sentenza di primo grado di un tribunale non ridefinisce lo status giuridico di un cittadino, da non colpevole a colpevole, un pronunciamento dei giudici sfavorevole a Conte scaricherebbe effetti largamente negativi sull’immagine di questa amministrazione. L’abbiamo ripetuto 100 volte. Oggi lo scriviamo la 101esima volta. Ma Michele Conte meritava un supplemento di cortese rispiegazione proprio per la qualità della sua lettera e per i toni in essa contenuti.

Gianluigi Guarino