Chiesto il rinvio a giudizio per corruzione per il patron della Sogert titolare di appalti milionari ad AVERSA, MONDRAGONE etc

8 Agosto 2024 - 19:35

Un Comune ha già escluso l’impresa che ha fatto manbassa di affidamenti in concessione per la riscossione coattiva e ordinaria nelle tasse locali

CASERTA (g.g) In passato era soprattutto la Publiservizi a monopolizzare le concessioni dei comuni riguardanti le riscossioni coattive, ma anche quelle volontarie di tasse, imposte e tributi locali

C’erano anche altri player, ma la Publiservizi aveva in mano la maggior parte di queste concessioni in quei comuni che avevano esternalizzato quest’attività

Poi arrivarono quelli di Cardito di cui francamente non ricordiamo il nome eppure acquisirono una fetta significativa tra cui comuni importanti quali Capua, Santa Maria Capua Vetere e Maddaloni

Negli ultimi 3 anni, ha fatto letteralmente irruzione sulla scena nella provincia di Caserta la Sogert, una vera e propria corazzata con cuore operativo tra Grumo Nevano, Frattamaggiore, Afragola. Citiamo un paio di comuni tra i tanti: Aversa, ma soprattutto Mondragone che resta, a nostro avviso, secondo il nostro opinabilissimo punto di vista, una cartina al tornasole del grado di stima e di considerazione che il consigliere regionale Giovanni

Zannini nutre nei confronti di un’impresa che erogando servizi a caratterizzazione pubblica partecipa e spesso si aggiudica gare per concessioni lucrosissime per svariati milioni di euro

Qualcosa in passato abbiamo trovato di poco convincente nella biografia di Sogert. Ma poi, dovendo necessariamente effettuare delle scelte, perché da grande giornale con risorse limitate quale siamo, noi prima di scrivere il 70% dei nostri articoli studiamo atti e normative e quindi non possiamo occuparci di tutto

Poi capita qualche evento fortunato, qualche anima buona, tra le decine di migliaia di nostri lettori, che ci serve qualche assist

Quello relativo alla Sogert arriva da Crispano area di Napoli Nord.

Noi non sappiamo se dietro questa vicenda che brevemente vi andiamo ad illustrare ci sia qualche retroscena a noi sconosciuto. Vi diciamo solamente che considerata sulla carta, esaminando cioè alla lettera, i contenuti della determina n.70 del 10 luglio scorso, quasi quasi ci siamo emozionati. Il Comune di Crispano sembra comportarsi in maniera ineccepibile così come si comporterebbe un qualsiasi comune dell’Europa settentrionale, dei Paesi Bassi, del Belgio, della Svezia della Svizzera

Il Comune di Crispano mette alla porta Sogert andando a recuperare ragioni che ami e poi mai abbiamo visto utilizzate nel Comune di Caserta a partire da un ineccepibile applicazione delle norme contenute nel decreto legislativo n. 36 del 2023 che riforma il codice degli appalti già modificato del 2016. Il testo della determina lo mettiamo a disposizione in calce a questo articolo. In sintesi vi diciamo che il Comune di Crispano ha pubblicato un bando, procedura aperta offerte economicamente più vantaggiosa per attribuire in concessione IMU –TARI –TASI –TOSAP – ICPA – ICP e patrimoniali del CUP.

A questa gara ha partecipato la sola Sogert. E qui sorge il nostro dubbio sull’autenticità della nobiltà di azione del Comune di Crispano che magari si aspettava una partecipazione più numerosa

Fatto sta che con la determina citata la Sogert viene esclusa dalla gara e quindi dovrà essere rifatta. Il Comune di Crispano impernia in un primo momento il suo ragionamento sulle previsioni del protocollo di Legalità sottoscritto dal Comune di Crispano con Prefettura di Napoli, la Città Metropolitana di Napoli, la Camera di Commercio di Napoli. L’articolo citato di questo protocollo è il numero 6 il quale è stato richiamato come parte integrante e sostanziale del disciplinare di gara firmato e sottoscritto per accettazione dalla partecipante SOGERT.

Questo articolo prevede  l’obbligo, così è scritto nella determina, del Comune di Crispano di avvalersi della clausola risolutiva espressa di cui all’articolo 1456 del codice civile, “ogni qualvolta nei confronti dell’imprenditore o dei componenti la compagine sociale o dei dirigenti dell’impresa sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio a giudizio per taluno dei delitti di cui agli artt. 317 c.p., 318 c.p., 319 c.p.,319- bis c.p., 319-ter c.p., 319-quater c.p., 320 c.p., 321 c.p., 322 c.p., 322-bis c.p., 346-bis c.p., 353 c.p. e 353-bis c.p.”

Ma perché il Comune di Crispano va a riferirsi all’articolo 6 del protocollo?

Si capisce subito dopo: il legale rappresentante della Sogert, di cui adesso non vi scriviamo ancora il nome, ma lo faremo domani o nei prossimi giorni dopo esserci debitamente accertati da una visura camerale storica, è stato prima indagato dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, che poi ne ha chiesto il rinvio a giudizio per il reato di corruzione. Attualmente, dunque, se da un lato – e questo lo aggiungiamo noi- il legale rappresentante di Sogert è già un imputato a tutti gli effetti, dall’altro lato non è, potremmo dire non è ancora, un rinviato a giudizio. Ciò perché l’udienza preliminare davanti ad uno dei Gup del tribunale di Reggio Calabria è iniziata a gennaio ma non è ancora terminata. Insomma, Sogert non può essere esclusa automaticamente dalla gara nonostante si trovi ad un solo passo, ad un solo centimetro da quel rinvio a giudizio che farebbe scattare la fattispecie prevista dall’articolo 6 del protocollo di legalità.

Ma Sogert è a un centimetro dal rinvio a giudizio. E questo non può essere ignorato dal Comune di Crispano, che non potrà fare una forzatura alla legge ma neanche po’ essere privato del diritto di andare a studiarsi in maniera meticolosa le previsioni del già citato decreto legislativo n. 36 del 2023 ossia del codice degli appalti riformato 

Il Comune di Crispano parla, infatti, di illecito professionale. E allora, per quelli come noi che a viso aperto si tuffano nelle leggi sfidando i commi, i sottocommi, le lettere e i numeri dei sottocommi, non è stato difficile arrivare al nocciolo della questione, costituito dell’articolo 95 comma 1 lettera E del decreto legislativo n. 36 che così recita testualmente: la stazione appaltante (aggiungiamo noi il Comune di Crispano che lavora in sinergia con la centrale unica di committenza di Frattamaggiore)  esclude dalla partecipazione alla procedura un operatore economico qualora accerti che  l’offerente abbia commesso un illecito professionale grave, tale da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità, dimostrato dalla stazione appaltante con mezzi adeguati. All’articolo 98 sono indicati, in modo tassativo, i gravi illeciti professionali, nonché i mezzi adeguati a dimostrare i medesimi.” Concentratevi sull’aggettivo “dubbi”. Se per la stazione appaltante esiste un dubbio sulla possibile realizzazione di un illecito professionale, questa può essere causa di esclusione. E una richiesta di rinvio a giudizio, ossia la convinzione nutrita da un procuratore della Repubblica che il soggetto in questione abbia commesso il reato di corruzione, integra, a nostro avviso, senza se e senza ma, quel “dubbio” che per l’articolo 95 comma 1 lettera E del codice degli appalti riformato nel 2023 può essere causa di esclusione qualora questo dubbio attraversi idee e convinzioni della centrale appaltante.

E qui CasertaCe fa il suo mestiere di CasertaCe ossia l’analisi integrale del testo normativo. L’articolo 98, sempre del decreto n.36 del 2023, codice degli appalti integrato, prevede al comma 2 lettera b che c’è l’illecito professionale grave quando esiste un comportamento idoneo ad incidere sull’affidabilità ed integrità dell’operatore.

Domanda nostra: e come si stabilisce l’esistenza di un comportamento del genere? Ci trasferiamo, allora, al comma 6 lettera B dello stesso articolo 98 che si occupa della codifica e della fissazione dei mezzi di prova finalizzati a stabilire questa idoneità. Questi mezzi di prova, per quanto riguarda la previsione dell’articolo 98 comma 3 lettera b (c’è l’illecito professionale grave quando esiste un comportamento idoneo ad incidere sull’affidabilità ed integrità dell’operatore) sono “precisi e concordanti che rendono evidente il ricorrere della situazione escludente”

Finale: una richiesta di rinvio a giudizio per corruzione ai danni del legale rappresentante della Sogert per una vicenda relativa ad un appalto in Calabria integra, secondo noi non ha torto, per il Comune di Crispano le condizioni che mettono insieme l’articolo 95 e l’articolo 98 comma 3 lettera B e comma 6 lettera B.

Amen