CASAGIOVE. MERCATO: bocciato il progetto per la ripresa della fiera alimentare

7 Novembre 2024 - 16:27

Si ricorda che il mercato settimanale, previsto per il lunedì mattina a Casagiove, è stato sospeso, lo scorso mese di luglio, in virtù di un sopralluogo dei Nas e del servizio veterinario Asl

CASAGIOVE (Debora Carrano) – Fiera settimanale: l’Asl boccia il piano del Comune per il ripristino delle bancarelle alimentari. E’ il dirigente Antonio Barecchia, dirigente responsabile dell’Uopc di Caserta, a chiarire che le proposte avanzate dall’Amministrazione di Peppe Vozza non sono idonee alla ripresa del mercato del lunedì. In particolare, ancora una volta si contestano motivi igienico – sanitari e ancor più nello specifico, il dirigente dell’Asl innanzitutto rileva che “in virtù del provvedimento tutt’ora in essere di sospensione dell’area food nell’ambito della fiera settimanale di piazza De Rege (ex Piazza Mercato), le eventuali soluzioni di ripresa in detta piazza delle attività mercatali debbono essere sottoposte alla preventiva valutazione delle autorità competenti che hanno svolto l’accertamento da cui ne è scaturito il provvedimento attualmente in essere”.

In secondo luogo, ma non meno importante, il fatto che “la soluzione prevista relativa allo spostamento degli operatori del settore alimentare su via Melone, non è compatibile con quanto previsto dalla LeggeLa valutazione dell’Asl è stata altresì sottoposta agli altri organi del controllo ufficiale e condivisa dal Comando NAS Caserta e dal Servizio Veterinario ASL di Caserta.

Si ricorda che il mercato settimanale, previsto per il lunedì mattina a Casagiove, è stato sospeso, lo scorso mese di luglio, in virtù di un sopralluogo dei Nas e del servizio veterinario Asl, secondo cui, in seguito all’ispezione effettuata, veniva rilevato che mancavano le condizioni igienico – sanitarie per la vendita dei prodotti alimentari. Dopo una serie di interventi, il sindaco e gli uffici competenti sono riusciti a riprendere la vendita al dettaglio di tutto il reparto ‘no food’. Resta invece sospesa l’attività mercatale relativa ai prodotti alimentari, con grossi danni per i braccianti e grande sconcerto per i consumatori abituali dell’area.