MARCIANISE. Imprenditore vicino ai Belforte, dopo l’interdittiva antimafia arriva la cancellazione dall’albo per la “Autoservizi Bizzarro”
6 Marzo 2025 - 17:02

Già in passato lo stesso Tar della Campania aveva respinto il ricorso presentato dall’imprenditore contro la decisione della prefettura di Caserta per non aver concesso la certificazione antimafia richiesta dall’azienda
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MARCIANISE – La società Autoservizi Bizzarro di Marcianise è stata cancellata dall’Albo degli Autotrasportatori della provincia di Caserta dopo esser stata colpita dall’interdittiva antimafia.
E’ quanto disposto dalla prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, presieduta da Vincenzo Salomone che si è pronunciata sul ricorso proposto dalla ditta, in capo a Salvatore Bizzarro, avverso il provvedimento che ha disposto la revoca dell’autorizzazione all’esercizio della professione di autotrasportatore e la conseguente cancellazione della società dall’albo provinciale.
Già in passato lo stesso Tar della Campania – sezione prima presieduta da Gianmario Palliggiano – aveva respinto il ricorso presentato dall’imprenditore contro la decisione della prefettura di Caserta per non aver concesso la certificazione antimafia richiesta dall’azienda per l’iscrizione nella cosiddetta “white list”.
Diverse sono le circostanze di cui i giudici amministrativi partenopei, hanno tenuto conto dalle quali emergerebbe la vicinanza tra l’azienda e il clan Belforte
Tra i dipendenti di Bizzarro, infatti, figurano alcuni parenti stretti di importanti camorristi, come Francesco Cirillo, fratello di Pasquale, killer dei Belforte ed ergastolano, o di Raffaele Cutillo, fratello di Paolo, alias Jack Cutillo, fedelissimo di Raffaele Cutolo ucciso nel 1986 durante un conflitto a fuoco con i poliziotti del Commissariato di Villaricca-Giugliano . Inoltre diversi pentiti hanno indicato Bizzarro come colluso, in particolare l’ex esponente di spicco del clan Bruno Buttone.
Per il Tar il ricorso è infondato poichè “l’adozione di un’informazione interdittiva antimafia composta l’emanazione di provvedimenti consequenziali da parte delle competenti autorità amministrative che nel prendere atto della misura interdittiva a carico del beneficiario di un precedente provvedimento ampliativo dispongono la revoca dello stesso”.