Medici, avvocati e dipendente del comune di CASERTA nella truffa all’INPS. Si “perdono” i documenti e il processo è in pericolo
15 Aprile 2025 - 12:48

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CASERTA – Nuovi sviluppi nel processo che coinvolge 34 persone accusate di aver truffato l’INPS per ottenere pensioni di invalidità tramite falsi certificati medici. Un’inchiesta avviata anni fa, ma che oggi rischia di arenarsi per motivi procedurali.
Durante l’udienza tenutasi questa mattina al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è venuto fuori un dettaglio non da poco: mancano all’appello alcuni decreti fondamentali per dimostrare la regolarità delle intercettazioni utilizzate durante le indagini. In particolare, la Procura non ha depositato i decreti di proroga delle indagini a partire dal 26 maggio 2016. Questo potrebbe rendere inutilizzabili tutte le prove raccolte dopo quella data.
Un intoppo tecnico che potrebbe avere grosse conseguenze. Visto che i fatti contestati risalgono al 2016 e 2017, il rischio che il processo si scontri con i tempi della prescrizione è più che concreto. E se così fosse, si aprirebbe la strada a una sorta di “amnistia di fatto” per tutti gli imputati coinvolti.
Il meccanismo della truffa
Secondo quanto emerso dall’inchiesta, al centro del sistema ci sarebbe stato l’avvocato casertano Andrea Isernia, che avrebbe gestito tutta l’organizzazione chiedendo il 40-50% delle somme percepite come pensione di invalidità. A collaborare con lui, una fitta rete di complicità: tra questi Elpidio Santonastaso, dipendente del Comune di Caserta, che forniva dati anagrafici utili; Arcangelo Mazzacapo, funzionario dell’INPS, che passava informazioni riservate in cambio di denaro; e diversi medici dell’ospedale di Caserta e dell’Asl, pronti a firmare certificati falsi per somme tra i 150 e i 250 euro.
A reclutare i falsi invalidi, invece, ci pensava Sorbo, titolare di un patronato a Casapulla.
Gli imputati
Oltre ai nomi già citati, nel registro degli indagati figurano:
- Massimo Nuzzo, medico (Neurologia, ospedale di Caserta)
- Alfonso Pisaturo, medico (Geriatria, ospedale di Caserta)
- Antonio Vinciguerra, medico (Medicina, ospedale di Caserta)
- Maurizio Marra, medico (Neurologia, ospedale di Caserta)
- E poi ancora: Giuseppe Gesumaria, Serafina Mincione, Nicola Vaiano, Fausta Maria Concetta Vitadamo, Francesco Piccirillo, Clemente Piscitelli, Venera Smeragliuolo, Mario Negro, Francesca Gravina, Mario Terrigno, Celestina De Felice, Lucia Milena Verrilli, Vincenzo Pasquariello, Maria Merola, Annina Raucci, Rosa Stellato, Enrichetta Dell’Oste, Angelina Moro, Vincenzina Petrazzuolo, Teresa Russo, Pietro Edattico, Michele De Simone, Anna De Siato, Angela Macchiarella, Giuseppe Del Monaco e Felice Mezzullo.
A rappresentare gli imputati in aula c’è un folto collegio difensivo composto, tra gli altri, dagli avvocati Gerardo Marrocco, Orlando Sgambati, Maurizio Abbate, Dezio Ferraro, Vincenzo Montecuollo e Vittorio Giaquinto.
Il prossimo round giudiziario sarà decisivo per capire se il processo riuscirà ad arrivare a una sentenza o si concluderà, di fatto, senza colpevoli.