La banda delle ladre nelle case. Entra per chiedere aiuto e le complici rubano tutto: niente sconto di pena per 53enne
27 Maggio 2025 - 10:38

CASERTA – Niente sconto di pena per Carolina Spada, 53 anni, coinvolta in due episodi di tentato furto in abitazione tra Liberi e Ailano, entrambi nel 2016. La Corte di Cassazione, con sentenza depositata nei giorni scorsi, ha rigettato il ricorso presentato dalla donna per ottenere il cosiddetto “cumulo giuridico”, ovvero il riconoscimento della continuazione dei reati, che avrebbe comportato una riduzione della pena complessiva.
Secondo le indagini e le sentenze precedenti, Carolina Spada sarebbe entrata in due abitazioni fingendosi in difficoltà, in compagnia di altre donne – insieme a Cristina Spada, Egidia Spada, parenti della 53enne, e Antonietta Sauchella – con lo scopo di derubare anziane signore.
Il primo colpo risale al 1°
Entrambi i tentativi di furto furono sventati, ma portarono comunque alla condanna della Spada per tentato furto aggravato. Già in passato, la donna era finita nei guai per episodi simili: furti nel 1997, 2003 e 2004, tutti con la stessa modalità.
Il legale della Spada ha cercato di far riconoscere che i due episodi fossero parte di un “disegno criminoso unitario”, cioè pianificati in anticipo come parte di una strategia criminale continua. Se la Cassazione avesse accolto il ricorso, i reati sarebbero stati considerati un solo episodio dal punto di vista della pena.
Ma i giudici non hanno condiviso questa tesi. Hanno invece ritenuto che si trattasse di due azioni autonome, frutto di scelte prese di volta in volta, probabilmente spinte da bisogni economici e dalla ricerca di facili prede. In sostanza: nessun piano preordinato, ma piuttosto piccoli colpi messi a segno quando se ne presentava l’occasione.
La Corte di Cassazione ha quindi confermato quanto già stabilito dalla Corte d’Appello di Napoli: nessuna riduzione di pena. Carolina Spada dovrà scontare la condanna per entrambi i reati senza alcuno “sconto”, oltre a farsi carico delle spese processuali.