Badante accusata di omicidio colposo: non avrebbe aiutato l’anziana dopo una brutta caduta

27 Maggio 2025 - 13:33

Il gip ha convalidato il fermo disponendo per l’indagata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria

PASTORANO – Una vicenda delicata e dai contorni ancora tutti da chiarire scuote la comunità di Pastorano. Una donna moldava, che lavorava come badante per una 70enne non autosufficiente, è stata fermata dai Carabinieri con l’accusa di omicidio colposo. A disporre il fermo è stata la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sulla base delle prime risultanze investigative raccolte dopo la morte dell’anziana, avvenuta la sera del 21 maggio scorso.

A insospettire i familiari, che hanno presentato denuncia, è stato fin da subito il racconto fornito dalla badante: la donna avrebbe sostenuto che si fosse trattato di un decesso naturale. Ma

i parenti non hanno mai creduto a quella versione. Le indagini condotte dai militari della Stazione di Vitulazio e della Sezione Operativa di Capua hanno ricostruito un’altra possibile dinamica: l’anziana sarebbe caduta in casa riportando un grave trauma. Un incidente domestico che però, secondo gli inquirenti, sarebbe stato gestito con estrema leggerezza dalla badante, la quale – nonostante non avesse alcuna qualifica professionale – avrebbe deciso di non allertare i soccorsi, ritenendolo non necessario.

Un’omissione che, secondo l’ipotesi accusatoria, potrebbe averle costato la vita.

La donna è stata rintracciata poco dopo alla stazione ferroviaria di Sparanise, mentre attendeva un treno. Ieri mattina è stata ascoltata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha convalidato il fermo disponendo per lei la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

È importante sottolineare che l’inchiesta è ancora nella fase delle indagini preliminari. L’indagata è da considerarsi presunta innocente fino a sentenza definitiva. Le valutazioni sinora svolte si basano su un contraddittorio limitato e sarà un giudice terzo, nel processo, a stabilire eventuali responsabilità.

Nel frattempo, la comunità resta scossa da quanto accaduto, in attesa di conoscere l’esito delle indagini che dovranno chiarire se si sia trattato di una tragica fatalità o di una morte evitabile.