Maxi frode dell’Iva sulle auto di lusso, PERQUISIZIONI NEL CASERTANO. Evasi 100milioni di euro
5 Luglio 2025 - 10:50

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Maxi-frode dell’Iva sulle auto di lusso: blitz congiunto in Italia e Germania con perquisizioni anche nel casertano. Si stima un danno per 100 milioni di euro all’Unione Europea.
Un’operazione internazionale coordinata tra le Procure Europee (EPPO) di Francoforte e Milano ha inferto un duro colpo alla criminalità organizzata specializzata in frodi fiscali transfrontaliere. L’indagine ha portato alla scoperta di un complesso schema fraudolento legato alla compravendita di auto di lusso usate, con un danno stimato per l’Unione Europea di oltre 100 milioni di euro.
L’inchiesta ha visto in prima linea i Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del Trentino-Alto Adige, coadiuvati dalla Direzione Territoriale Campania e dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta. Le forze dell’ordine hanno effettuato una serie di perquisizioni in diverse località delle regioni Trentino-Alto Adige e Campania, sequestrando documentazione fiscale e commerciale ritenuta fondamentale per ricostruire l’estensione e le modalità dell’ingente frode.
Dalle attività di polizia giudiziaria è emerso un collaudato meccanismo di frode basato sull’interposizione fittizia di una società con sede in Alto Adige, impiegata in operazioni di compravendita con controparti tedesche. Tali transazioni, formalmente in regola, venivano in realtà supportate da fatturazioni per operazioni inesistenti e da un flusso di denaro artificiale, creato per simulare la legittimità degli scambi.
Le indagini hanno rivelato che queste manovre si inserivano in un disegno criminoso ben orchestrato, finalizzato a eludere il pagamento dell’IVA attraverso triangolazioni e falsificazioni contabili, sfruttando le normative comunitarie sul commercio intracomunitario di beni.
L’operazione conferma l’efficacia della collaborazione giudiziaria europea nel contrasto alle frodi fiscali di larga scala e rappresenta un’importante tappa nella lotta alle strutture criminali che minacciano l’integrità del mercato unico europeo. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri soggetti coinvolti e per quantificare con precisione l’ammontare complessivo del danno erariale.