QUASI 5 MILIONI tra Agrorinasce e Università Federico II alla ditta che “ospitava” il prestanome dell’Audi di Nicola Schiavone O’Russ. E su armi ed esplosivi…
11 Luglio 2025 - 17:32

Rimasta lettera morta l’informativa DIA su tante questioni. Una è l’interesse di Vincenzo Mosca, amico di lunga data di Massimiliano Schiavone, fratello di O’Russ, rispetto alle armi. Continuiamo a rintracciare ditte citate in questo prezioso atto investigativo all’interno di albi pretori e determine di aggiudicazioni: non un buon segnale. In calce all’articolo i documenti di Agrorinasce, del comune di Recale e dell’Università di Napoli, oltre che i dati sulla Titania Costruzioni
CASAL DI PRINCIPE – Il 3 marzo del 2024 Nicola Schiavone O’Russ veniva condannato a sei anni di carcere. Già in passato ritenuto responsabile di essere imprenditore intraneo al clan dei Casalesi, fondato dallo zio Francesco Schiavone Sandokan, era tornato alla ribalta della cronaca nel novembre del 2022, sostanzialmente per lo stesso motivo: entrare negli appalti pubblici con le sue imprese e i suoi prestanomi.
Una condanna possibile grazie all’enorme lavoro del gruppo interforze della Dia che, dobbiamo dirlo, è stato abbastanza sprecato dalla Direzione distrettuale antimafia, visto che gli investigatori avevano trovato moltissimi riferimenti ad altri soggetti, imprenditori e politici, citati spesso nell’informativa, rimasta gran parte lettera morta.
Oltre a O’Russ, furono ritenuti colpevoli, al termine del processo in rito abbreviato, Alessandro Ucciero, ritenuto prestanome societario di Nicola Schiavone, condannato a quattro anni di carcere, e Vincenzo Mosca, oggi 28enne, di Casal di Principe e amico da anni del fratello piccolo di Nicola O’Russ, Massimiliano Schiavone.
CHI E’ VINCENZO MOSCA? L’AUDI, MA PER LA DIA ANCHE LE ARMI
Mosca è stato condannato a tre anni di reclusione, con l’accusa di Alessandro Ucciero, ritenuto prestanome di Nicola Schiavone, è stato condannato a quattro anni di carcere per il reato di trasferimento fraudolento di beni, relativamente alla Audi A3 acquistata da Schiavone dalle mani del responsabile dell’ufficio Area economico finanziaria del Comune di Villa Literno, Alfonso Bonavolontà (non indagato), e intestata al citato Mosca.
Ma il coinvolgimento di Mosca non si limita alla sola intestazione dell’autovettura: intercettazioni ambientali e telefoniche documentano la sua partecipazione, seppur defilata, alla detenzione di una pistola. L’arma, inizialmente nascosta in una casa disabitata a Casapesenna e poi trasferita a Casal di Principe, sarebbe stata affidata a Mosca da Massimiliano Schiavone. In seguito, Mosca riferisce di aver ricevuto indicazioni per rimettere l’arma a disposizione per eventuali usi successivi. Ulteriori intercettazioni, risalenti al marzo 2020, indicano infine Mosca come punto di contatto con soggetti napoletani interessati all’acquisto di esplosivi con sistemi di attivazione a distanza. Dobbiamo però aggiungere che queste ipotesi investigative non sono state seguite dalla DDA e Mosca non è stato imputato e ovviamente non condannato per tali situazioni relative alle armi.
IL LAVORO PER TITANIA COSTRUZIONI
Nel 2019 Vincenzo Mosca e Massimiliano Schiavone furono arrestati insieme, con l’accusa di spaccio di droga. Un lasso di tempo che, però, Mosca non avrebbe vissuto malissimo economicamente, tanto da portarlo a vendere sostanze stupefacenti. Infatti, dal periodo che va dal 2015, quindi appena maggiorenne, al 2019, il ragazzo avrebbe lavorato alle dipendenze di una società con sede a Napoli in linea teorica ma, come dimostra il numero di telefono sul sito ufficiale, è della provincia di Caserta: la Titania Costruzioni. A rafforzare la territorialità nostrana, specificamente dell’agro Aversano, c’è il nome del legale rappresentante: Vincenzo Schiavone.
Cosa sappiamo di questa Titania? Che ha preso un sacco commesse pubbliche, quasi tutte in connessione con un consorzio molto noto qui in provincia di Caserta e di cui parleremo nei prossimi giorni: il consorzio Geco con sede sociale ad Anzi, ma operativa e cerebrale a Pastorano.
E I LAVORI DI TITANIA COSTRUZIONI
Per quanto abbiamo trovato noi, relativi a lavori compiuti nel Casertano, parliamo di una somma pari a 2 milioni di euro dal consorzio Agrorinasce, ente guidato da Giovanni Allucci, di Santa Maria Capua Vetere, e da poche settimane anche dalla ex procuratrice proprio di Santa Maria, ma anche Aversa, Maria Antonietta Troncone, e lavori stradali da 113 mila euro al comune di Recale, datati 2021.
Dal consorzio Agrorinasce Titania, con determina 43 del 14 aprile 2023, ha ricevuto, tramite “l’intercessione” del consorzio Geco, l’aggiudicazione dei lavori per il terzo lotto del primo stralcio funzionale del progetto di riqualificazione del complesso agro-industriale confiscato noto come “La Balzana”, situato nel comune di Santa Maria La Fossa.
E Titania Costruzioni diventa il vero ed unico protagonista in quest’aggiudicazione solo successivamente, ovvero quando il responsabile dell’Ufficio Tecnico Giovanni B. Pasquariello manda indietro due ditte su tre scelte dal consorzio quali esecutrice, ovvero che compiranno effettivamente i lavori e guadagneranno i soldi veri da questo appalto, le imprese DG Fond Trivellazioni & Costruzioni e M.C.P. Contractors, lasciando come unica la società di Vincenzo Schiavone.
Stesso copione Geco+Titania è quello relativo ai lavori di di manutenzione e riqualificazione del Complesso di Monte Sant’Angelo, banditi dall’Università di Napoli Federico II, luogo dove opera nell’Ufficio tecnico un volto noto di CasertaCe, quel Ferdinando Fisciano che, insieme all’ingegnere del comune di Napoli, Vincenzo Brandi, e all’ancor più noto Davide Ferriello, ora all’Asl Napoli II, guidano indirettamente una delle società di consulenza e progettazione più gratificate dagli della provincia di Caserta: la Sintec.
Tornando ai lavori a Monte S. Angelo, ad aggiudicarsi i lavori è stata l’ATI composta da CO.GE.PI. Costruzioni Generali Piemonte S.r.l., in qualità di mandataria, e Consorzio Stabile GECO S.c.a.r.l., come mandante, che ha indicato come consorziata esecutrice Titania Costruzioni S.r.l.. Il valore dell’offerta risultata vincente è pari a circa 2,33 milioni di euro (oltre IVA), con un ribasso del 18,2210% sull’importo a base di gara.
IL RUOLO DI MOSCA
Come emerso dalle indagini della DIA, Vincenzo Mosca aveva un ruolo negli interessi di Nicola Schiavone O’Russ perché, altrimenti, non avrebbe conservato un’arma per lui o gli veniva intestata un’auto, tra l’altro venduta da un funzionario pubblico, cosa che aggiunge inquietudine al quadro dei rapporti, seppur legittimi anche se evidentemente inopportuni, tra imprenditori di camorra, come sancito da due sentenze, e uomini dello Stato, attivi negli enti locali.
Quindi, considerando il vasto numero di imprenditori che Schiavone conosceva, con cui si rapportava normalmente, soprattutto prima del novembre 2022, momento del suo ultimo arresto, possiamo affermare con assoluta certezza che Vincenzo Mosca sia stato un operaio, un dipendente semplice della Titania Costruzioni e non, invece, legato ad un titolo di rappresentanza per Mosca, considerando comunque il suo valore rispetto alla famiglia di O’Russ, nella società guidata dall’imprenditore Vincenzo Schiavone?
Possibile, ma possibile anche il contrario.