Due omicidi nella faida di camorra: ergastolo confermato per il boss Belforte

30 Settembre 2025 - 15:52

Il no della Suprema Corte al riscorso presentato dai legali del boss

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MARCIANISE – La Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per Salvatore Belforte, storico boss del clan camorristico Belforte-Mazzacane di Marcianise. Nessuna conversione della pena in trent’anni di reclusione, come richiesto dalla difesa.

A stabilirlo è stata la settima sezione penale della Suprema Corte, presieduta da Giuseppe Santalucia, che ha rigettato il ricorso presentato dai legali del boss contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Ferrara.

L’istanza puntava a sostituire la pena dell’ergastolo con quella di 30 anni di carcere, in virtù della sentenza emessa nel 2012 con rito abbreviato e divenuta definitiva nel 2015. Una richiesta che non ha trovato accoglimento.
Belforte era stato condannato all’ergastolo con isolamento diurno per una serie di reati gravissimi, tra cui due omicidi e un tentato omicidio, risalenti al 1998, durante la cruenta faida tra il suo clan e quello rivale dei Piccolo.
Con questa decisione, la Cassazione conferma il carcere a vita per uno dei protagonisti storici della criminalità organizzata casertana.

I due omicidi, quello di Giuseppe Farina e Giovanbattista Russo, avvenuti nella faida di camorra tra i clan Belforte e Piccolo, tra il 1992 ed il 1997, si inseriscono a pieno titolo nella guerra che vide tra gli anni 1986/2007 contrapposti due clan, per l’egemonia territoriale dei traffici illeciti nell’area di Marcianise. In particolare, l’omicidio di Russo, detto ‘o Pechinese, maturò in quanto la vittima era affiliato al clan Piccolo, mentre il figlio Mario, a sua volta elemento di spicco di quel clan divenne poi a sua volta collaboratore di giustizia. Provvidenziali nelle indagini per far luce sul delitto, avvenuto in un’officina a Marcianise, le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia. Salvatore Belforte, si autoaccusò di esserne il mandante e per questo motivo, il suo difensore oggi ha chiesto la concessione delle attenuanti generiche e i benefici previsti per i collaboratori di giustizia.