AVERSA. Gli interessi milionari del PUC. Ecco la mappa di terreni d’oro di Giovanni Bo, Comella, Nino Della Gatta e Rascato
24 Settembre 2018 - 13:16
AVERSA – (g.g.) Siccome l’unico pensiero vero che l’amministrazione comunale di Aversa ha riguarda il nuovo PUC e la relazione che questo intreccia con gli interessi importanti di alcuni imprenditori proprietari, da molto tempo o da meno tempo, di terreni ormai ben definiti, anche noi ci soffermiamo spesso sull’argomento, che non è un chiodo fisso come lo è per il sindaco De Cristofaro e il suo pretoriano Michele Ronza, ma rappresenta, anche per CasertaCe, un luogo del racconto della città di Aversa, che interpreta autenticamente il modo e le motivazioni per cui un certo tipo di persone fanno politica o hanno rapporti con la politica.
Ovviamente non commentiamo neppure più quella barzelletta dell’incarico, che di qui a qualche giorno, l’Asmel dovrebbe dare ad un tecnico per la redazione di un PUC che formalmente non è stato ancora redatto, a poco più di 3 mesi dalla scadenza del termine, imposto dalla Regione Campania, per la sua adozione da parte delle giunte comunali.
In realtà il PUC reale, quello dei terreni edificabili, è già per la maggior parte, definito e abita i cassetti più significativi della politica e dell’economia locale.
Un’economia senza aggettivi perchè definirla “produttiva” sarebbe un abominio, in termini di definizione micro economica, visto che si tratta di un’economia che si giova di una relazione con la politica che le consente di accrescere i propri profitti attraverso delle rendite tecnicamente parassitarie. Perchè parassitaria è una rendita che viene fuori dalla scelta che la politica fa di premiare un terreno piuttosto che un altro, quale luogo di accoglienza di nuovi interventi residenziali.
Detto questo, aggiorniamo la mappa che abbiamo già cominciato a disegnare nelle scorse settimane. Dunque, l’imprenditore Giovanni Bo si muove in simbiosi con Benito Verde, nome noto ad Aversa perchè è stato un protagonista delle cooperative edilizie, uno che dal mattone è riuscito a tirar fuori importanti risultati economici ovviamente per il proprio tornaconto.
A un chilometro di distanza in linea d’aria, c’è la più volta citata zona dell’ippodromo. Lì ad attendere fiduciosi l’adozione del PUC sono Nino Della Gatta, ex presidente dell’Unione Industriali e la famiglia Comella, imparentata con l’ex sindaco Ciaramella. Un’altra operazione importante è quella che si profila in zona borgo dove c’è veramente un mega terreno dell’imprenditore Rascato che, si dice, potrebbe diventare una zona in cui sviluppare volumetrie in cemento.
Residenziale? Di altro genere? Questo lo vedremo, perchè una cosa è certa: quando il PUC sarà adottato, noi lo esamineremo punto per punto e vedremo chi sono stati gli imprenditori che hanno vinto e quelli che hanno perso e sono rimasti a bocca asciutta.