CASAGIOVE. L’INTERVISTA ESCLUSIVA. Parla Domenico Ianniello: “Dissi subito a Mario Melone che così non si poteva andare avanti”

2 Ottobre 2018 - 13:31

CASAGIOVE (l.v.r.) – Nelle ultime settimane Casagiove è attraversata da un continuo dibattito che vede coinvolto il sindaco Roberto Corsale e l’amministrazione da lui guidata, il gruppo d’opposizione guidato da Danilo D’Angelo, che sembra ormai pronto a lottare per la fascia tricolore, e, occasionalmente, diversi personaggi della vita politica cittadina.

Con l’ingresso di Loredana De Lellis al gruppo di minoranza “Casagiove Nel Cuore“, l’altro caso che ha modificato gli assetti all’interno del consiglio comunale riguarda le dimissioni dell’ormai ex assessore al Verde Pubblico Domenico Ianniello, passato dalla maggioranza ai banchi dell’opposizione.

Dopo le dichiarazione del sindaco Corsale e dell’ex primo cittadino Enzo Melone, siamo andati ad ascoltare la versione del diretto interessato, Ianniello ha accettato di rispondere alle nostre domande.

“La rottura è avvenuta per una mancanza di sintonia lavorativa all’interno del gruppo di maggioranza” esordisce così il consigliere Ianniello. “Sulla riorganizzazione del settore tecnico per la mia delega, il Verde Pubblico, ci sono stati contrasti con il resto dell’amministrazione comunale già nel mio ingresso in giunta.. Organizzai un convegno sulla formazione professionale e fui ostracizzato dal sindaco, il supporto all’evento fu solo apparente.” Molti

i concetti e gli argomenti aperti dal consigliere sull’ufficio tecnico, le assunzioni e gli incarichi, questioni che non approfondiremo, almeno per ora, per restare sul tema dimissioni.

“Devo ammettere che sono rimasto molto deluso dal comportamento del consigliere Mario Melone. Era lui il mio riferimento politico all’interno della maggioranza. Per mesi ho evidenziato il mio malessere per il modo in cui ci stavamo allontanando dal concetto della buon amministrare. Sono arrivato, a distanza di un anno, ad ammettere di aver sbagliato ad aderire a questa giunta che non sta avendo risultati”.

Su questo punto ci è sembrato corretto interrompere il consigliere, chiedendogli se, a questo punto, dopo un’anno passato a governare, si sia sentito o meno corresponsabile di un mancato sviluppo di Casagiove, punto di vista da lui appena enunciato.

Ho fatto il possibile – risponde Ianniello – ho provato, con alcuni dipendenti del comune, ad incentivare i lavori, arrivando a chiedere quasi a titolo personale agli operai la manutenzione di cui Casagiove aveva bisogno.” Una difesa del proprio operato come delegato del Verde Pubblico, dopo le critiche ricevute dal sindaco dopo le sue dimissioni (Leggi qui).

“Il mio obiettivo, come assessore, riguardava il riassetto degli uffici, una riorganizzazione del personale. Io vengo da esperienze sindacali e so che una macchina come quella comunale, supportata dall’indirizzo politico, deve essere integrata da un’organizzazione strutturata all’interno delle stanze dell’ente. Però mi sono reso conto che era “geneticamente” impossibile andare avanti con quest’amministrazione guidata da Nardi, Favignano e Corsale. Il mio obiettivo di migliorare gli uffici comunali è risultata impraticabile con questa maggioranza.”

Un’attacco forte al sindaco e agli uomini a lui più vicini, secondo la tesi di Ianniello e di altre voci all’interno dell’opposizione, questo “cerchio magico” avrebbe in mano le decisioni all’interno del comune di Casagiove, eliminando lo spazio di manovra agli altri assessore, come denunciato dall’ex assessore nella usa lettera di dimissioni. Al consigliere non abbiamo potuto non chiedere, dopo le parole di Enzo Melone, che ha avallato l’addio alla maggioranza da parte di Ianniello e la risposta di Corsale su un rapporto politico stretto tra l’ex sindaco e Danilo D’Angelo, se l’ormai ex assessore si sentisse, anch’egli, vicino alla linea del gruppo “Casagiove Nel Cuore” che da mesi critica quest’amministrazione ad ogni piè sospinto.

Inevitabilmente non posso che essere d’accordo con buona parte delle critiche contro l’amministrazione. Ciò non significa che sono un alleato del gruppo di D’Angelo ma, dopo un anno, capisco la loro decisione di abbandonare questa maggioranza”.

Un’ammissione di colpa, quella di Domenico Ianniello, che non riguarderebbe il proprio operato all’interno dell’amministrazione ma, invece, l’ingresso in maggioranza. L’aver seguito Mario Melone in questa avventura viene rinnegata in toto dal consigliere che fu di minoranza, divenne di maggioranza e che torna, dopo un anno, all’opposizione.