L’ASL DI TUTTE LE NEFANDEZZE. Il batterista Carizzone fa piazza pulita di super nomine, tutte Fials e Cisl. I NOMI
27 Dicembre 2018 - 17:45
CASERTA – (g.g.) Ormai l’asl di Caserta è una cloaca a cielo aperto. Se il direttore generale De Biasio ritiene quest’affermazione offensiva, può, al limite, querelarci così organizzeremo una colonna di furgoncini, seguiti da una trentina di auto per contenere tutti i documenti che esibiremo e tutti i testimoni che citeremo per giustificare questa nostra affermazione che, a fronte di quello che succede nella sanità casertana, come Le Iene hanno dimostrato solamente in infinitesima parte, parlare di cloaca è anche poco. Non solo è continente, ma è doveroso, anche nei confronti di chi è chiamato a svolgere azioni di controllo giudiziario e amministrativo.
Quando noi da anni denunciamo, pannellianamente, la sindacatocrazia, cioè quella versione degenerata, bacata, andata a male di un sindacalismo che non è tale ma è solo difesa, tutela e distribuzione di prebenda di marca esclusivamente corporativa, finiamo per incrociare necessariamente due sigle in particolare: la Cisl del solito Nicola Cristiani e la Fials del suo concittadino aversano Salvatore Stabile. Problemi personali? Assolutamente. Con questi due il sottoscritto non ha mai parlato, nè direttamente nè indirettamente, li conosce solo in fotografia, non ha avuto mai relazioni di qualsiasi tipo con loro, ma li valuta solo ed esclusivamente come la persona ics e la persona ipsilon che compiono certi tipi di azioni.
In passato, tra i tanti temi che abbiamo affrontato, ci è capitato di raccontare, con tanto di descrizione, la disposizione delle scrivanie all’interno dell’ufficio del capo dipartimento della salute mentale dell’asl, Luigi Carizzone, neuropsichiatra di professione, batterista per passione. A fianco alla scrivania di Carizzone ci lavora, in presidio costante, il figlio di Salvatore Stabile, segretario provinciale della Fials, con contratto co.co.co.
Perchè, da noi, il sindacato funziona così: prima si piazzano i figli, le nuore, i parenti fino al terzo grado, le commare, le commarelle e poi, al massimo si arriva a quelli che al sindacato hanno portato più tessere. Agli altri, chiacchiere e promesse vane.
Avete cominciato a capire che cosa vogliamo dire quando usiamo il termine sindacatocrazia?
Andiamo avanti. Questo Carizzone la batteria la suona materialmente, ma anche in un altro modo. Con lo strumento che fu di Ringo Starr e di tanti altri grandi artisti, con il martello non sbaglia un colpo quando deve utilizzare la propria alta funzione di capo dipartimento per dimostrare che la Fials e in misura minore anche la Cisl, sono gli unici sindacati che hanno all’interno del personale istruito. Perchè gli altri, cioè la Cgil, la Uil, il Nursing Up, la Fsi sono formati solo da analfabeti incapaci di svolgere un ruolo attivo nell’organizzazione del lavoro.
E’ di pochi giorni fa, precisamente del 19 dicembre, la nomina, da parte di Carizzone, di 7 coordinatori del comparto costituito com’è noto, dall’area infermieristica, dagli operatori socio sanitari, dai tecnici che dovranno organizzare l’ufficio infermieristico facendo convergere il loro lavoro di organizzazione verso di esso e, attraverso questo, verso il dipartimento.
Carizzone li ha scelti senza nessuna procedura concorrenziale, senza dare la possibilità a chi ne aveva voglia e capacità e, al limite, anche titoli, di partecipare ad un concorso che permettesse di dare, quantomeno, una parvenza di regolarità, che esiste solo di fronte alla garanzia della effettiva e già citata concorrenzialità.
No, li ha nominati tutti lui. Con un foglietto contenente un’asciutta disposizione. Siccome i 7 guadagneranno un bel pò di quattrini in più al mese, rispetto al loro stipendio base, è opportuno declinarne le generalità: Raffaele Ferrandino, iscritto Fials; Orlando Ciotto, iscritto Fials; Giuseppe Coppola, iscritto Fials; Crescenzo Forte, iscritto Fials, Lucio Monfreda, iscritto Fials; Salvatore Allocca, iscritto Cisl e Luigi Di Giovanni, iscritto Cisl.
Insomma, come abbiamo scritto prima, è evidente che Carizzone consideri tutti gli infermieri, tutti gli ooss, tutti i tecnici, iscritti agli altri sindacati, dei perfetti imbecilli. Altrimenti, come spiegare la scelta ricaduta solo su soggetti Fials e Cisl?
Tutto sommato, la spiegazione sull’imbecillità tira l’acqua al mulino di Carizzone, perchè se il motivo dovesse essere un altro, se quella presenza del figlio di Salvatore Stabile al suo fianco, non è solo una semplice coincidenza, noi siamo di fronte ad un sistema di potere che questo direttore generale, questo direttore sanitario, sempre più disorientato, stiamo parlando del maddalonese Arcangelo Correra, sostengono ed avallano e di cui, forse, fanno parte. Dunque, vada pe rla tesi della valutazione sull’imbecillità degli extra Fials e degli extra Cisl, altrimenti poi da un punto di vista logico, non è che si possa scappare sulla seconda matrice di queste nefandezze che si consumano un giorno sì e l’altro pure all’interno dell’asl di Caserta. Una terza ipotesi non c’è.
Andiamo appresso: dei 7 prescelti, ben 3, cioè quasi il 50%, non hanno nemmeno la qualifica di coordinatori. Li ha investiti sul campo con atto monocratico, proprio Carizzone. Manco fosse il Papa con Carlo Magno. Però, a guardar bene, se questi non sono coordinatori, qualche altra qualità la posseggono.
Ferrandino è uno che conta in quanto uomo di fiducia di Salvatore Stabile. Non casualmente è vice presidente dell’ex Ipasvi, oggi Ordine degli Infermieri. Orlando Ciotto ha cariche sindacali. Se non è Rsu, è, quantomeno, Rsa. Stesso discorso per il terzo non coordinatore, promosso sul campo a coordinatore da Carizzone, cioè Crescenzo Forte.
Lucio Monfreda ha cariche sindacali, per non parlare poi dei due della Cisl, Allocca e Di Giovanni che hanno coordinamento, posizione organizzativa che dà a loro la possibilità di guadagnare un 600/700 euro di più al mese, rispetto al loro stipendio base, e sicuramente Rsu della Cisl, con buona pace del principio di una equi distribuzione delle funzioni in modo da consentire a persone di valore di guadagnare qualcosa in più, in quanto persone di valore e non perchè guardiani del gregge di Salvatore Stabile e di Nicola Cristiani e, dunque, come tali, in quanto tali, terminali di guadagni multiformi, come si suol dire, “là, là e là“.
A proposito, Cgil, Uil, Nursing Up ed Fsi ritengono che la procedura adottata dal Ringo Starr normanno, non sia legittima e per questo hanno presentato un esposto alla direzione generale (campa cavallo!), al presidente della giunta regionale della Campania, all’Autority nazionale anticorruzione e alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.