CAPUA ALLE ELEZIONI. Guerra del “nome forte” tra PD e Civiche. Il no dell’insegnante al gruppo di Brogna e al movimento Ora
8 Aprile 2019 - 18:08
CAPUA – La città si prepara alle prossime elezioni comunali dalle quali usciranno il sindaco e il nuovo consiglio comunale che dureranno per 5 anni (forse). Un poco più di un mese e mezzo manca alla data del 26 maggio, giorno prescelto per il voto e i partiti e le coalizioni continuano il valzer tra nomi e candidature rifiutate.
La corsa verso il Palazzo del Municipio della coalizione di centrosinistra appare meno tranquilla rispetto a quanto possa sembrare. La “gioiosa macchina da guerra” che è alle spalle di Luca Branco sta iniziando a vivere frizioni per da nella formazione delle liste. Il Partito Democratico non sta avendo vita facile nel trovare candidati “di peso”che appoggino la lista di partito, anche perché Branco è al lavoro per il proprio elenco di nomi collegati al suo nome e i gruppi civici all’interno della coalizione vanno spediti, con gli elenchi quasi tutti completati. Il rischio per i dem di un sorpasso dei civici ai loro danni è alto e i rapporti in questi giorni si sono incrinati, proprio per questa caccia al candidato che tutte le liste stanno compiendo all’interno della coalizione pro-Branco, con scambi di accuse su un “mercato del nome forte” esploso in questi giorni.
Se Sparta Piange, Atene non ride. A destra si cerca ancora il nome magico che faccia battere i cuori dei capuani. Se la Rosaria Nocerino pare possa essere messa da parte, visto che la Lega, non apre ancora pubblicamente al suo nome, nonostante molti tra gli le vie intorno piazza dei Giudici sono pronti a mettere la mano sul fuoco su una sua candidatura a primo cittadino, il gruppo di Ferdinando Brogna, della Lega e del movimento Ora di Paolo Romano, guidato in città da Antonio Minoja, avrebbe ricevuto un no alla proposta di candidatura a sindaco presentata Ines Ragozzino. Insegnante molto impegnata nel sociale e membro del direttivo di “Donne Comenoi”, associazione che tra le varie attività, lavora per reperire fondi per la ricerca e la prevenzione dei tumori del seno. La Ragozzino avrebbe gentilmente rifiutato la proposta e questo è il no che tiene ancora in vita ancora la pista che porta ad Angelo De Rienzo. L’architetto è il nome di Forza Italia per la sedia più importante della città, ma senza il supporto delle altre liste la candidatura il dietrofront di De Rienzo potrebbe non essere cosa impossibile.