Accusato di essere “uomo” di Michele Zagaria. Oggi l’interrogatorio del pasticciere Giuseppe Santoro

10 Aprile 2019 - 15:32

CASAPESENNA (tp) – Nel carcere di Secondigliano, questa mattina, è stato celebrato  l’interrogatorio di Giuseppe Santoro, 51 anni di Casapesenna, uno titolari di noti punti vendita nel settore dolciario arrestato dalla Squadra Mobile di Caserta insieme al socio Pasquale Fontana, 46 anni di Casapesenna. Alla presenza del suo avvocato, Vittorio Giaquinto, Santoro si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nel corso dell’interrogatorio, nella ordinanza è emerso che il capo del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, nel periodo della latitanza, durata 15 anni, prima dell’arresto avvenuto il 7 dicembre del 2011, in più occasioni si sarebbe nascosto nel deposito sotto la pasticceria della ‘Butterfly’ a Casapesenna. Secondo le accuse di dieci collaboratori i due indagati sono gravemente indiziati del delitto di associazione per delinquere di tipo mafioso. Inoltre è emerso che tra gli otto indagati c’è pure il padre di uno dei due arrestati responsabili di intestazione fittizia di beni aggravata dal metodo mafioso, in quanto responsabili di essersi fittiziamente intestati pasticcerie riconducibili, in realtà, al clan.  Ci sono altre indagini in corso su altre strutture riconducibili alle persone nel territorio di Castel Volturno.