AVERSA. “Andiamo a comandare”: il neo sindaco Golia mette nell’angolo Graziano ed Oliviero: giunta tecnica e sul duello Palmiero-Santulli per la presidenza del consiglio…
15 Giugno 2019 - 18:24
AVERSA – (g.g.) “La politica metta da parte il protagonismo e torni ad essere servizio. La giunta sarà sicuramente composta da tecnici, professionisti di settore, eccellenze del nostro territorio non appartenenti alla logica della spartizione politica. E lo dico perché sono convinto che ciò garantirà un maggior apporto di competenze e di esperienza al lavoro della macchina amministrativa. In questo nuovo inizio per Aversa ognuno farà la sua parte, insieme verso una direzione comune e condivisa. E se ancora ci sarà chi perseguirà vecchie logiche, vecchi modi di interferire, vecchi modi di concepire ruoli, interessi e visibilità, per loro non ci sarà alcuno spazio“.
Questo, in linea di massima, Alfonso Golia ha detto, parlando dal palco, giovedì sera in un comizio di cui i consiglieri comunali eletti sono stati informati, a quanto pare, all’ultimo momento.
Dopo queste parole, consegnate alla città da uno che dall’alto del quasi 70% raggiunto al ballottaggio può permettersi, per il momento, il lusso di instaurare un rapporto diretto, diciamolo pure, poco vagamente plebiscitario, con gli aversani, i politici di riferimento del Pd, partito che soprattutto nella sua componente legata a Stefano Graziano, ha subito la candidatura di Alfonso Golia, non avendo un’alternativa di livello da contrapporgli, al di la del sostegno offerto per un periodo a Paolo Santulli,
Alfonso Golia ha vinto le elezioni, potendo contare solo sul 27%, portato in cascina dalle liste di appoggio, tra le quali, peraltro, un successo significativo ha riportato quella da lui stesso messa in campo.
Tutto il resto, l’ha fatto il voto alla persona e l’assenza di un avversario sufficientemente credibile.
Per questo motivo, Alfonso Golia ha potuto fare il comizio che ha fatto l’altra sera e potrà mettere in campo la giunta tecnica o giunta del sindaco, che dir si voglia.
Gennaro Oliviero può contare sui neo consiglieri del Pd Paolo Santulli e Eugenia D’Angelo. Vorrebbe ottenere la presidenza del Consiglio Comunale per il citato Santulli. Ma a quanto pare, per il momento, il sindaco ha idee diverse e vorrebbe premiare il suo fedelissimo Carmine Palmiero, che ha lasciato Noi Aversani per seguirlo e che, stando ai voti di preferenza raccolti, deve aver ricevuto una significativa mano anche dal primo cittadino.
I due consiglieri di Oliviero puntano anche ad una postazione in giunta, che rivendicherebbero in maniera ancora più forte qualora Santulli non ottenesse la poltrona di presidente del consiglio.
Ma anche in questo caso, il politico sessano e l’ex deputato di Forza Italia, oggi consigliere comunale Pd, dovranno operare una ritirata strategica in attesa di tempi migliori.
Stesso discorso per il furbo Stefano Graziano, il quale, sperando per lui che la sua attitudine alla meta tattica non scada nella patologia autodistruttiva della “tattichite”, gioca una partita su due tavoli: da un lato, cerca di calmare i supporter di Marco Villano che vorrebbero l’ex candidato a Sindaco con un ruolo di protagonista in Giunta; dall’altro pensa alle Regionali facendo finta di accompagnare le idee che Alfonso Golia vuole mettere in campo, di fatto scaricando Villano.
Naturalmente, anche in questo caso, le ragioni di Graziano vengono prima di quelle del suo principale riferimento in città, il quale non è che si possa lamentare più di tanto visto che Graziano, nell’ordine, prima lo ha fatto assumere alla Sogea a Roma, ai tempi del governo Renzi, poi lo ha fatto arrivare in Regione appoggiandolo presso gli uffici del suo collega e amico consigliere Marciano, infine nominandolo coordinatore nella commissione sanità di cui Graziano è divenuto presidente. Carica poi trasformata, per effetto della modifica del regolamento, in quella di responsabile, con una remunerazione che può andare da 1.300 a 5.000 euro lordi al mese.
Conoscendo bene il Graziano, siamo convinti che avrà fatto al Villano questo ragionamento: noi facciamo finta di appoggiare questa spinta innovativa di Alfonso Golia, che così ci spariamo anche la posa di innovatori e di operatori del cambiamento agli occhi di chi, però, non ci conosce bene, perché chi ci conosce bene sai quante risate che si fa. Dopo le elezioni regionali, cominceremo ad operare per ottenere quello che riteniamo ci tocchi, a partire da un assessorato di peso.
Tra la elaborazione teorica di questo ragionamento e la sua compiuta realizzazione, ci sono solamente gli interessi legati al Puc, che coinvolgono anche, anzi, soprattutto, imprenditori amici di Graziano e che Alfonso Golia potrebbe scomporre e non assecondare. Quest’unica variabile in grado di aprire un fronte tra il neo sindaco e il consigliere regionale di Teverola, il quale ha fatto del rapporto con una certa imprenditoria, a cui ha messo praticamente a disposizione l’Asi, il suo unico marchio identitario, rappresenterà per noi un elemento interessante da monitorare stabilmente, già a partire dalle prossime settimane.
L’opposizione osserva e potrebbe trovare proprio nell’ambizione di Paolo Santulli di diventare presidente del consiglio comunale, un’occasione, coltivata votando a scrutinio segreto l’ex forzista, per creare le prime difficoltà al sindaco e alla sua maggioranza.