Nel capo 1 dell’ordinanza, quello fondamentale, vengono chiariti i ruoi dei 9 indagati per questo che è il reato più grav
28 Marzo 2018 - 00:00
FRIGNANO – Non una persona, ma un’intera famiglia al vertice di un’organizzazione ampia nei numeri e importante, importantissima, nei fatturati illegali. Nasce probabilmente da un’idea di Guglielmo Di Mauro, 45enne di Frignano, l’organizzazione di un sistema accuratissimo di fatture false, rientri finanziari attraverso una banca compiacente e iper-riciclaggio attraverso conti correnti accesi da persone fidatissime del Di Mauro.
Fidatissime come può essere fidato un padre, cioè Alberto Di Mauro, anche lui al pari del figlio indagato per il reato più grave di associazione a delinquere. Alberto Di Mauro teneva schermate, da legale rappresentante, le due società cartiere Edil Mat e Tecnica Costruzioni. L’uomo si muoveva come coordinatore e agevolatore delle omissioni e delle frodi fiscali: lui le fatture le emetteva con ruolo di amministratore di una società e in diversi casi le incassava.
Dell’associazione facevano parte, secondo l’ordinanza firmata da un gip del Tribunale di Aversa-Napoli Nord, anche altre cinque persone che promuovevano, organizzavano e partecipavano alla stessa. Di seguito lo stralcio di ordinanza: