MALAFFARE A TRENTOLA. Revocata la misura cautelare al poliziotto Melucci

17 Luglio 2019 - 13:34

TRENTOLA DUCENTA (T.P.) – Il tribunale del Riesame di Napoli, decima sezione collegio B, ha revocato la misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Caserta e sospensione dal servizio per 12 mesi a Giuseppe Melucci, il poliziotto in servizio alla questura di Napoli accusato di favoreggiamento personale nell’indagine che ha coinvolto il sindaco di Trentola Ducenta Andrea Sagliocco.

Il suo difensore, l’ avvocato Clemente Enselmi, ha sostenuto la tesi dell’assoluta estraneità di Melucci ai fatti contestati.

Solo al momento del deposito delle motivazioni si potrà capire su quale linea si siano mossi i giudici della libertà.

Essendo Melucci indagato per favoreggiamento personale nei confronti dell’ex sindaco Andrea Sagliocco ed essendo quest’ultimo, per l’appunto, un ex sindaco, potrebbe essere caduta l’infrastruttura della motivazione cautelare, dato che il reato non è reiterabile, men che meno sono inquinabili le prove e neppure il pericolo di fuga esiste, visto che Melucci ha un lavoro con cui vive.

Per quanto riguarda l’altra ipotesi, cioè che la decisione del Riesame possa essere legata all’assenza valutata dei gravi indizi di colpevolezza, il discorso è un po’ più articolato, perché dalla lettura dell’ordinanza si è capito che gli inquirenti hanno a disposizione immagini filmate, video chiari, che mostrerebbero Melucci mentre rimuove dalla stanza del sindaco Sagliocco i microfoni, chiamati comunemente cimici, fatti installare dall’autorità inquirente dopo aver ricevuto il placet del gip del Tribunale di Aversa-Napoli Nord.

Ugualmente reale e riscontrata è la visita compiuta da Melucci nel negozio di elettronica di Trentola, recando in mano l’apparecchio telefonico della stanza del sindaco in modo che questo venisse dettagliatamente smontato per capire se al suo interno ci fossero altri dispositivi di intercettazione.

Dunque, Melucci da oggi può tornare in provincia di Caserta e soprattutto può tornare in servizio, indossando nuovamente la divisa di poliziotto.