CAMORRA & TRIBUNALI. Caso Cassandra: per la prima volta un pentito sottoposto a pesanti misure personali nella località protetta
15 Ottobre 2019 - 18:25
– IN CALCE L’ARTICOLO DI QUESTA MATTINA –
TRENTOLA DUCENTA (g.g.) – Diciamo che si tratta di una vicenda paradossale. Ma in realtà è molto di più; in realtà si tratta di un unicum storico. Stamattina, dopo aver scritto e pubblicato un articolo sulla confisca dei bene all’ex assessore di Trentola Luigi Cassandra, un paio di addetti ai lavori ci hanno fatto notare che avevamo compiuto un errore. Ed effettivamente è così, perché il sostantivo “protezione” che pure era scritto nel dispositivo del Tribunale ci è letteralmente scivolato addosso. Perché a tutto potevamo pensare, eccetto che uno come Cassandra, destinatario di un provvedimento di confisca, di una misura di prevenzione personale molto pesante, ben 3 anni con l’obbligo di soggiorno e libertà controllata, potrebbe trovarsi in una località diversa, in un luogo diverso da Trentola Ducenta. Invece è proprio così.
Probabilmente sarà per la nostra ignoranza, ma noi, in tanti anni di mestiere, non ricordiamo che un collaboratore di giustizia, il quale costa una discreta cifra allo Stato che si assume l’onere di proteggere lui e la sua famiglia, sia stato colpito da una confisca ma soprattutto debba stare in libertà condizionata con significativi limitazioni delle ore in cui può stare fuori di casa, nella località protetta.
Dunque, la Dda, che a suo tempo ha chiesto e ottenuto che lo Stato si occupasse della protezione di Cassandra e della sua famiglia, oggi chiede ed ottiene una misura di prevenzione molto grave che, paradosso dei paradossi, sconta nella località protetta.
Giusto per dire, se Cassandra consumerà più corrente dalle 8 alle 9 di sera per prescrizione punitiva di un giudice della Repubblica Italiana, quell’energia in più che si tradurrà in una bolletta più alta, sarà pagato dallo stesso Stato che gli confisca i beni e che, da un lato garantisce e paga la protezione, dall’altro gli impone una serie di obblighi, di limitazioni della libertà personale, che comporta un aggravio di costi sempre per lo Stato.
Diciamo che è un paradosso, diciamo che è una “prima volta” in assoluto e (forse) un minimo di raccordo tra le potestà amministrative e giudiziarie dovrebbe essere attivato.